Su questo stesso sito il 21 dicembre 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Riparte il futuro: mai più disastri ambientali impuniti” che dava notizia del disegno di legge che è stato approvato a larghissima maggioranza nel febbraio 2014 dalla la Camera dei deputati e che inserisce 4 delitti ambientali nel nostro Codice penale: inquinamento e disastro ambientale, trasporto e abbandono di materiale radioattivo e impedimento al controllo. (https://www.rodolfobosi.it/riparte-il-futuro-mai-piu-disastri-ambientali-impuniti/)
Un comunicato ANSA delle ore 20:01 del 27 gennaio 2014 dà l’aggiornamento sul suddetto disegno di legge.
Via libera delle Commissioni riunite Ambiente e Giustizia del Senato al disegno di legge sugli ecoreati.
Si sono conclusi i lavori sulla proposta di legge che introduce nel nostro codice penale i reati ambientali varata lo scorso 26 febbraio a larga maggioranza dalla Camera.
Lo rende noto il presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci giudicandolo “un passo avanti positivo” e auspicando che “il testo approdi presto in Aula al Senato e che si possa concludere rapidamente l’iter di questa legge, nata a partire da una mia proposta e da quelle analoghe dei colleghi Micillo (M5S) e Pellegrino (Sel)“.Con questa legge, spiega Realacci, “si introducono nuovi importanti strumenti che renderanno più efficace il contrasto alle illegalità e alle ecomafie, adeguando finalmente il nostro codice penale ai sempre più diffusi reati contro l’ambiente e la salute dei cittadini.
Per vincere la battaglia contro tutte le mafie e le illegalità – osserva il parlamentare – è infatti necessario tenere alta l’asticella della legalità“.
Con questa approvazione da parte delle due Commissioni, “il Senato ha compiuto un passo decisivo verso una legge fondamentale per l’ordinamento giuridico italiano.
Per il Partito Democratico è stata ed è una priorità.
Ora stiamo lavorando perché vada in Aula al più presto possibile, nel giro di un paio di settimane” dicono i senatori del Pd Pasquale Sollo, relatore al provvedimento e Stefano Vaccari segretario della Commissione Ambiente di Palazzo Madama.
“Introdurre nel codice penale reati ambientali come l’inquinamento e il disastro – proseguono Sollo e Vaccari – è assolutamente necessario per combattere meglio le ecomafie, per salvaguardare la salute dei cittadini e tutelare l’ambiente e il paesaggio.
È una questione che è stata per troppo tempo rinviata e che è giunta a termine grazie al contributo fondamentale del Pd, accanto a quello delle altre forze politiche.
Ora, con le nuove definizioni di inquinamento e di disastro ambientale, abbiamo compiuto un passo avanti decisivo.
Rimangono pochissimi temi che saranno trattati in aula per perfezionare il testo, affinché dopo l’approvazione, la Camera possa concludere velocemente l’iter senza ulteriori modifiche alla legge“.
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Ne parla il seguente articolo pubblicato su “Italia Oggi”.