È davvero singolare che in un periodo storico in cui si sottolinea l’importanza del verde, specie in ambito urbano, ci siano delle municipalità che operano in senso esattamente opposto.
Tagliano alberi, anche di grandi dimensioni, oppure potano selvaggiamente, magari anche in epoca di nidificazione.
Difficile capire cosa ci stia sotto, se semplice ignoranza (impossibile da giustificare) o peggio.
Personalmente mi sono già occupato dell’insensibilità dei sindaci di Torino e Milano, mi mancava Roma.
Quella Roma che finalmente si era dotata di un regolamento del verde (Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale), sotto la giunta Raggi, ma che opera come se non esistesse sotto la giunta Gualtieri.
E, purtroppo, gli esempi della falcidia sono sempre più numerosi.
L’ultimo caso, eclatante, riguarda Viale Europa, all’Eur, dove, in data 5 e 6 maggio, si è proceduto a tagliare e potare i tigli della alberata, ben sapendo, tra l’altro, che alcuni di essi ospitavano delle nidiate di uccellini.
Quando l’operazione stava per essere posta in atto, la ditta – accompagnata da uno spiegamento di forze dell’ordine – si è trovata di fronte numerosi residenti e non che manifestavano e cercavano di opporsi ai tagli.
Nonostante la manifestazione fosse pacifica, 17 manifestanti sono stati identificati e si sono visti recapitare degli avvisi di garanzia che citavano la violazione degli artt. 337 e 340 C.P. (resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio) e 18 T.U.L.P.S. (pubblica riunione non autorizzata).
Il taglio è avvenuto comunque, con i previsti danni all’avifauna, in aperto contrasto con l’art. 33 del Regolamento che vieta interventi sulle alberate in epoca di nidificazione.
Episodio simile in Viale dei Quattro Venti, nel Rione Gianicolense, dove altra ditta incaricata dal Comune ha provveduto al taglio di olmi, sempre con disturbo alla nidificazione, provocando la reazione della Soprintendenza, che ha rilevato di non aver rilasciato in proposito alcuna autorizzazione ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 10, non essendo stata informata dell’operazione.
E non finisce qui, perché, come denuncia il Gruppo di Intervento Giuridico, sono stati effettuati tagli di pini nello storico parco pubblico del Pincio e di decine di grandi ippocastani lungo il Viale del Casino Algardi, nel parco della Villa Doria-Pamphilj, senza avere svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA).
Tornando a Viale Europa, risulta evidente l’analogia con quanto accaduto al Parco Del Meisino, a Torino, dove i manifestanti sono stati fatti oggetto di avvisi di garanzia.
L’impressione, o forse la certezza, è che in futuro manifestare anche avendo tutte le ragioni del mondo sarà sempre più ostacolato e sanzionato dal potere, anche grazie all’approvazione del nuovo decreto Sicurezza.
Il mondo alla rovescia.
(Articolo di Fabio Balocco, pubblicato con questo titolo il 29 maggio 2025 sul sito online del quotidiano “Il Fatto Quotidiano”)
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Concordo e mi indigna pensare quanto lavoro e condivisione da parte di tutti c’è stato per la stesura del primo regolamento del verde, specie nella prima parte con l’assessore Pinuccia Montanari.