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Home Archivi

A Roma un regolamento del verde c’è, ma è come non esistesse. E chi si oppone al taglio degli alberi viene punito

29/05/2025
in Archivi, Comune di Roma, Governo del territorio, Natura, News, Piani territoriali, Rassegna Stampa
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A Roma un regolamento del verde c’è, ma è come non esistesse. E chi si oppone al taglio degli alberi viene punito
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È davvero singolare che in un periodo storico in cui si sottolinea l’importanza del verde, specie in ambito urbano, ci siano delle municipalità che operano in senso esattamente opposto.

Tagliano alberi, anche di grandi dimensioni, oppure potano selvaggiamente, magari anche in epoca di nidificazione.

Difficile capire cosa ci stia sotto, se semplice ignoranza (impossibile da giustificare) o peggio.

Personalmente mi sono già occupato dell’insensibilità dei sindaci di Torino e Milano, mi mancava Roma.

Quella Roma che finalmente si era dotata di un regolamento del verde (Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale), sotto la giunta Raggi, ma che opera come se non esistesse sotto la giunta Gualtieri.

E, purtroppo, gli esempi della falcidia sono sempre più numerosi.

L’ultimo caso, eclatante, riguarda Viale Europa, all’Eur, dove, in data 5 e 6 maggio, si è proceduto a tagliare e potare i tigli della alberata, ben sapendo, tra l’altro, che alcuni di essi ospitavano delle nidiate di uccellini.

Quando l’operazione stava per essere posta in atto, la ditta – accompagnata da uno spiegamento di forze dell’ordine – si è trovata di fronte numerosi residenti e non che manifestavano e cercavano di opporsi ai tagli.

Nonostante la manifestazione fosse pacifica, 17 manifestanti sono stati identificati e si sono visti recapitare degli avvisi di garanzia che citavano la violazione degli artt. 337 e 340 C.P. (resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio) e 18 T.U.L.P.S. (pubblica riunione non autorizzata).

Il taglio è avvenuto comunque, con i previsti danni all’avifauna, in aperto contrasto con l’art. 33 del Regolamento che vieta interventi sulle alberate in epoca di nidificazione. ⁠

Episodio simile in Viale dei Quattro Venti, nel Rione Gianicolense, dove altra ditta incaricata dal Comune ha provveduto al taglio di olmi, sempre con disturbo alla nidificazione, provocando la reazione della Soprintendenza, che ha rilevato di non aver rilasciato in proposito alcuna autorizzazione ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 10, non essendo stata informata dell’operazione.

E non finisce qui, perché, come denuncia il Gruppo di Intervento Giuridico, sono stati effettuati tagli di pini nello storico parco pubblico del Pincio e di decine di grandi ippocastani lungo il Viale del Casino Algardi, nel parco della Villa Doria-Pamphilj, senza avere svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA).

Tornando a Viale Europa, risulta evidente l’analogia con quanto accaduto al Parco Del Meisino, a Torino, dove i manifestanti sono stati fatti oggetto di avvisi di garanzia.

L’impressione, o forse la certezza, è che in futuro manifestare anche avendo tutte le ragioni del mondo sarà sempre più ostacolato e sanzionato dal potere, anche grazie all’approvazione del nuovo decreto Sicurezza.

Il mondo alla rovescia.

(Articolo di Fabio Balocco, pubblicato con questo titolo il 29 maggio 2025 sul sito online del quotidiano “Il Fatto Quotidiano”)

**********************

N.B. – Non è più accettabile che si continuino a dare informazioni non corrette a mezzo stampa, affermando che ci sarebbero delle presunte violazioni del Regolamento del Verde.

Il citato art. 33 del Regolamento del Verde dispone testualmente al comma 4 che “le potature devono essere eseguite … nel rispetto della nidificazione dell’avifauna, escludendo di norma il periodo che va da aprile a luglio, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica.

Nei mesi di marzo e agosto, escludendo condizioni di accertata pericolosità delle piante, la potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio.”

Viene per di più strumentalmente ignorato il comma 16 del successivo art. 40, che è relativo agli abbattimenti e che dispone che “gli eventuali nidi di volatili presenti sulle alberature oggetto di abbattimento devono essere prelevati con le dovute accortezze e consegnati al più vicino Centro di Recupero Fauna Selvatica.

Lo stesso obbligo vale anche per gli uccelli non ancora in grado di volare e per i cuccioli di mammiferi (scoiattoli, moscardini, ecc.) presenti nelle cavità delle alberature e ne deve essere data comunicazione alla Direzione Benessere degli Animali del Dipartimento Tutela Ambientale.

17. Nei casi di necessità e urgenza si applica l’art. 32 del presente Regolamento” che fa sempre salvi questi casi anche per interventi in proprietà privata.

Chi si oppone al taglio degli alberi deve dimostrare con i documenti e non soltanto con le parole che c’è stato caso mai un abuso delle deroghe che concede il Regolamento del Verde, facendone un esposto alla Procura della Repubblica, perché diversamente si sottopone anche al rischio di diffamazione dell’operato del Comune.

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

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Comments 1

  1. Pasquale Annunziata says:
    4 settimane ago

    Concordo e mi indigna pensare quanto lavoro e condivisione da parte di tutti c’è stato per la stesura del primo regolamento del verde, specie nella prima parte con l’assessore Pinuccia Montanari.

    Rispondi

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