Un nuovo bosco per Villa Pamphilj.
All’interno del polmone verde, infatti, sarà realizzato una sorta di giardino botanico dalle caratteristiche uniche.
Sarà costituito da circa 200 tra alberi e arbusti che, per la loro provenienza, andranno a rappresentare i sette continenti.
Duecento alberi da tutto il mondo
Il progetto “Fao Park – Biblioteca mondiale degli alberi e dei fiori” è stato presentato nella sede dell’agenzia delle nazioni unite, alla presenza del sindaco, dell’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi, del direttore generale della FAO Qu Dongyu e del vice direttore Maurizio Martina.
Un progetto pensato con l’intenzione di promuovere un forte messaggio educativo sull’importanza della biodiversità e del ruolo essenziale che le piante hanno per la vita sul nostro pianeta.
In una città che ha sposato gli obiettivi di decarbonizzazione europei, il ruolo riservato agli alberi è centrale.
La loro messa a dimora e la loro cura, contribuiscono a mitigare gli effetti del surriscaldamento globale ed a rendere anche la città stessa, già dotata di un imponente patrimonio forestale, più vivibile.
La futura dotazione di alberi, di cui beneficerà la villa storica del municipio XII, consentirà quindi non solo di far conoscere ai romani quale sia il patrimonio forestale che caratterizza il pianeta.
Sarà infatti anche un modo per incrementare la dotazione arborea cittadina, in uno dei luoghi più apprezzati dai romani.
L’area prescelta per il Fao Park
D’accordo con la soprintendenza di Stato e con la sovrintendenza capitolina, l’assessorato comunale ha individuato la sede più adatta dove ospitare il Fao Park.
Verrà realizzato, in un’area pari a circa 2 ettari e mezzo, in prossimità del Giardino dei Giusti.
Le piante sono state selezionate congiuntamente dall’ufficio alberature del servizio giardini e dal dipartimento forestazione della FAO che ne curerà la fornitura mentre sarà il Dipartimento ambiente de comune che si occuperà della loro messa a dimora e della cura.
L’area includerà percorsi educativi e informativi pensati in particolare per scuole e giovani sui temi della sostenibilità, dell’inclusione, dell’importanza della cooperazione internazionale e della lotta alle diseguaglianze ambientali e alimentari.
Gli alberi come custodi del pianeta
“Un bellissimo progetto che arriva a Roma in un momento in cui la nostra città si trova di fronte a sfide importanti sul piano internazionale, dalle grandi opportunità che ci offrono la candidatura ad ospitare l’Expo 2030 e il Giubileo, due occasioni storiche che pongono Roma come Capitale del dialogo e dell’inclusione – ha commentato l’assessora Alfonsi a margine dell’incontro – Desidero ringraziare la FAO per averci attivamente coinvolto, la sovrintendenza capitolina e la soprintendenza di Stato per la condivisione del progetto in tutte le sue fasi e i curatori del progetto paesaggistico Luca Catalano e Gaia Zadra.
Con la realizzazione del Bosco/Biblioteca mondiale degli alberi Roma avrà, nella più grande delle sue ville storiche, un luogo davvero unico che rappresenta, come ha detto il direttore FAO Dongyu, un autentico ‘passo verde’ che vuole lanciare un messaggio potente sull’importanza che gli alberi come custodi della salvaguardia del nostro pianeta”.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 5 luglio 2023 sul sito online “Roma Today”)
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N.B. – Il Comma 1 dell’art. 43 del vigente Regolamento del Verde prescrive che “gli interventi a carattere gestionale, in capo alla Direzione competente alla gestione del verde del Dipartimento Tutela Ambientale, NEI PARCHI STORICI SONO FINALIZZATI ALLA CONSERVAZIONE DELLE LORO ORIGINARIE CARATTERISTICHE.”