L’assemblea al Quarticciolo (foto facebook Andrea Catarci)
In migliaia si sono dati appuntamento per esprimere le loro idee e dire no al modello Caivano.
Quarticciolo scende in piazza a pochi giorni dai fatti di cronaca che lo hanno riportato sulle pagine dei giornali.
Un incontro promosso prima che alcuni poliziotti venissero aggrediti e picchiati in via Ostuni da una ventina di pusher per liberare uno spacciatore – poi arrestato ed espulso – sorpreso con una donna a vendere dosi di cocaina e crack.
Un quartiere popolare e popoloso per il quale Palazzo Chigi ha proposto il cosiddetto modello Caivano, con alcuni residenti favorevoli e altre realtà del territorio apertamente contrarie.
Tante le persone che hanno aderito all’iniziativa promossa da Quarticciolo Ribelle, quali il Dopo scuola Quarticciolo, l’ambulatorio popolare Roma est e la palestra popolare Quarticciolo.
Fra i presenti anche alcuni esponenti del Pd Roma, compreso l’assessore con deleghe alle Politiche del Personale, Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti Andrea Catarci.
Un sit in partecipato al termine del quale è stata annunciata un’altra iniziativa, un corteo per il prossimo 1° marzo.
“Difendiamo Quarticciolo”
Tante come detto le realtà presenti, con molti dei partecipanti che hanno raccontato le loro esperienze e le loro proposte dietro a un grande striscione sul quale era scritto “Difendiamo Quarticciolo“.
“Caivano non è un modello” quanto ribadito dai partecipanti che hanno sottolineato come gli abitanti “non sono cittadini di serie B” e il quartiere “non è un deserto“.
“Da anni gli abitanti si organizzano, difendono i loro spazi.
Fanno proposte e resistono all’abbandono“, hanno ribadito i promotori scesi in piazza anche per chiedere di fermare lo sgombero della questura: “Fianco a fianco per riscoprire insieme la forza che abbiamo.
Abbiamo un piano.
Il modello che vogliamo è il modello Quarticciolo“.
Ospiti anche i rappresentati di altre realtà di periferia: “Dal Quarticciolo alle Vele di Scampia, dal Laurentino 38 a tutte le periferie e i luoghi marginalizzati. 1 marzo corteo popolare a Quarticciolo.
Esserci tutt*, esserci insieme“.
“Caivano non è un modello. Al fianco delle realtà del territorio per un’antimafia dei diritti“.
L’assessore Catarci
Fra i partecipanti anche Andrea Catarci che su facebook scrive: “A Quarticciolo c’è una comunità di quartiere, con l’occupazione socio-abitativa dell’ex questura, una palestra e un doposcuola popolare, la stamperia, lo sportello socio-sanitario e altre iniziative legate a realtà associative.
Ci sono molte attività di cura del territorio e tante vertenze aperte per migliorare la qualità della vita, per la piscina, il campo di calcio, il consultorio, l’area verde.
Questa comunità è stato ed è l’unico vero argine allo spaccio, alla prepotenza e alla criminalità, alla povertà educativa e culturale in un contesto con il 55% della popolazione che ha al massimo la licenza media rispetto al 25% cittadino, al bassissimo tasso di occupazionale che è intorno al 35% rispetto a quello cittadino del 62%.
Il governo delle destre vuole portare al Quarticciolo il modello Caivano fatto di militarizzazione e carcere e fare un deserto di esperienze eccezionali di resistenza e ricostruzione – aggiunge lassessore con deleghe alle Politiche del Personale, Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti -. Non lo permetteranno, non lo permetteremo e oggi abbiamo cominciato a dimostrarlo nella piazza del quartiere, insieme a vari esponenti politici e istituzionali del Municipio Roma V e di Roma Capitale e a tante persone e realtà sociali e di movimento accorse da tutta la città, oltre che con una delegazione arrivata da Scampia.
Proseguiremo nelle prossime settimane, con il corteo del 1 marzo, ogni giorno.
Grazie Quarticciolo Forza Quarticciolo“.
Investimenti non commissariamenti
Al Quarticciolo anche la consigliera regionale Pd Emanuela Droghei: “Il commissariamento del Quarticciolo è una scelta sbagliata.
Al Quarticciolo servono investimenti concreti.
Esistono un Sindaco e un Presidente di Municipio che conoscono il territorio e vanno sostenuti con risorse economiche e con un maggiore presidio delle forze dell’ordine, ma soprattutto esiste una rete sociale che in questi anni ha sostenuto le persone fragili del quartiere ed ha presidiato spazi di legalità.
E con loro che bisogna affrontare le difficoltà di Quarticciolo.
Mi auguro che la Regione Lazio faccia la sua parte, rafforzando ad esempio, i presidi di salute pubblica come il consultorio. Serve cooperazione e partecipazione attiva, non soluzioni imposte“.
No alla svolta autoritaria
Fra i tanti presenti anche Luca Blasi, assessore al municipio con le deleghe a Politiche Culturali e Diritto all’Abitare: “Al Quarticciolo dobbiamo vincere e abbiamo tutte le carte in regola per farcela.
Dobbiamo, ognuno dalla sua postazione, non dare tregua alla svolta autoritaria rivendicando la nostra storia ma capaci di scriverne anche una nuova oltre le sconfitte della sinistra, politica e sociale, degli ultimi decenni.
Sta a noi dimostrare che è possibile.
Grazie al Quarticciolo Ribelle.
Il Tufello è al vostro fianco“.
Sconcertati parole esponenti Pd
Diverso il punto di vista espresso dal consigliere capitolino di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento di sicurezza e legalità della Federazione Romana di FdI, Federico Rocca: “Le parole del segretario romano e di alcuni esponenti del centro-sinistra capitolino provocano sconcerto.
Dissentono apertamente contro le decisioni del Governo e, da ieri, non hanno speso una parola di solidarietà nei confronti degli agenti dalle forze dell’ordine vittime di una vile aggressione mentre tentavano di arrestare uno dei tanti spacciatori che da anni tengono in ostaggio un intero quartiere.
A questo punto ci piacerebbe sapere il Partito Democratico da che parte sta?“.
Un quartiere diviso
Modello Caivano che ha spaccato in parte gli abitanti del quartiere del V municipio.
Una spaccatura già evidenziata con la fiaccolata di novembre, tra residenti vicini al prete anti-spaccio sceso in strada al Quarticciolo don Antonio Colucccia, che non ha mancato di innescare tensioni ogni volta che ha fatto visita al quartiere, e gli attivisti del “Quarticciolo Ribelle”, convinti che al proprio territorio non servano passerelle, ma “interventi concreti” coinvolgendo però anche le realtà che da tempo sono attive nel quartiere.
A partire dalla Palestra popolare e dal Doposcuola.
Un progetto, questo, che potrebbe vedere la fine con lo sgombero dell’ex questura di via Ostuni, uno spazio occupato che ospita l’iniziativa dedicata a bambini e adolescenti per affiancarli nello studio e combattere la dispersione scolastica.
Cosa è il modello Caivano
Ma cosa è il modello Caivano?
Prende il nome dall’iniziativa attuata dal governo nel comune dell’hinterland napoletano, sconvolto nel 2023 dagli abusi di gruppo su due bambine, di 10 e 12 anni, cugine.
Nelle intenzioni di Palazzo Chigi al Quarticciolo si interverrà con progetti di riqualificazione sociale e infrastrutturale.
Il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge ad hoc relativo a misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza.
Tra le sei aree di intervento, in cui sarà portato avanti piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale, accanto a Scampia e Borgo Nuovo a Palermo, c’è, appunto il Quarticciolo.
Della stesura del piano è stato incaricato il commissario straordinario di Caivano, Fabio Ciciliano.
Per il piano sono stanziati complessivamente 180 milioni.
Il Quarticciolo sarà coinvolto negli interventi insieme ad altre cinque aree: Rozzano (Milano), Scampia-Secondigliano (Napoli), Orta Nova (Foggia), Rosarno-San Ferdinando (Reggio Calabria), quartiere San Cristoforo (Catania), Borgo Nuovo (Palermo).
(Articolo di Mauro Cifelli, pubblicato con questo titolo il 19 gennaio 2025 sul sito online “Roma Today”)