Ve la ricordate l’estate del 2022?
L’euforia per un ritorno alla vera normalità post covid, smorzata però dal conflitto in Ucraina (la Russia l’aveva invasa a febbraio), con un occhio a quei lavori di ristrutturazione alla casa fatti col Superbonus 110, incagliati dall’esplosione dei prezzi delle materie prime.
E le vacanze?
Niente spese pazze, perché con l’inflazione galoppante (alla fine del 2022 i dati ufficiali Istat parleranno di +8,1%) le tasche parevano sempre più vuote: è il 21 luglio 2022 quando la Bce aumenta i tassi di 50 punti base (prima di una serie di impennate, fino a fine 2023) ed è il preludio al boom delle rate per chi ha un mutuo a tasso variabile.
Insomma, l’orizzonte economico-finanziario per le famiglie aretine già quell’estate non sembrava il massimo, con i prezzi al consumo in vertiginosa ascesa rispetto ai periodi del lockdown (qui un esemplificativo confronto tra il carrello del 2021 e quello del 2022).
Ma magari le cose si sono acquietate nel frattempo.
O forse no?
Trascorsi due anni da allora, quanto è effettivamente rincarata la spesa?
Possiamo scoprirlo e la sorpresa è davvero amara.
Abbiamo ritrovato un vecchio volantino delle offerte di un supermercato aretino valide dal 14 al 27 luglio 2022: lo scorso 26 luglio 2024 siamo tornati nello stesso negozio a verificare.
Abbiamo cercato i medesimi prodotti e li abbiamo confrontati a prezzo pieno (al netto quindi delle offerte dell’epoca e di quelle odierne).
Qualche volta il raffronto è stato un po’ complicato perché le quantità di prodotto nella confezione è sensibilmente variata.
Sugli scaffali dello stesso supermercato abbiamo ritrovato 25 prodotti di quel vecchio volantino che risultano oggi confrontabili: 13 di questi, ovvero più della metà, hanno subito aumenti che superano, a volte abbondantemente, il 10 per cento.
(Articolo di Mattia Cialini, pubblicato con questo titolo il 3 ottobre 2024 sul sito online “Roma Today”)