A Palazzo Madama il testo passa con 109 voti a favore, 69 contrari e una astensione.
Durante le dichiarazioni di voto, i senatori di Pd, M5s e Avs si sono seduti a terra, in solidarietà con chi compie i cosiddetti blocchi stradali pro-ambiente, comportamento che non sarà più un illecito amministrativo, ma di natura penale.
Poi ci sono state nuove tensioni dopo l’intervento di Balboni (FdI)
Al Senato è stato approvato il decreto sicurezza, con 109 voti a favore, 69 contrari e una astensione.
Il governo Meloni, tramite il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha posto la questione di fiducia sul testo, approvato la scorsa settimana alla Camera.
Immediatamente dopo l’approvazione del decreto, è intervenuta la premier Giorgia Meloni: «Con l’approvazione definitiva del Decreto sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa», ha scritto su X.
In mattinata le opposizioni hanno fatto partire una protesta a Palazzo Madama, durante le dichiarazioni di voto: i senatori del Pd, M5s e Avs hanno inscenato una protesta, sedendosi al centro dell’aula, criticando così la norma prevista dal decreto che inasprisce le pene per i manifestanti che occupano le strade.
Una sorta di resistenza passiva, in solidarietà con chi compie i cosiddetti blocchi stradali pro-ambiente, che nel decreto, non saranno più un illecito amministrativo ma di natura penale.
Con tanto di coro: «Vergogna-vergogna» e la richiesta di convocare la conferenza dei capigruppo.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha evidenziato che non avrebbe interrotto la seduta perché ci sono precedenti, ma poi ha sospeso l’aula, convocando poi la conferenza dei capigruppo.
Dopo circa mezz’ora, i lavori parlamentari sono ripresi con le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dall’esecutivo.
Sono ricominciate le tensioni in aula durante la dichiarazione di voto del senatore di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Alberto Balboni.
I senatori di Pd e M5s sono scesi urlando dai loro banchi, andando verso quelli della maggioranza, dopo che Balboni aveva detto: «Capisco che vogliate stare dalla parte della criminalità».
«Per chi propugna la dottrina Salis e porta in Parlamento chi predica le occupazioni abusive», ha continuato Balboni, «capisco che preferite stare dalla parte della criminalità organizzata anziché della povera gente».
La frase di Balboni è stata stigmatizzata anche dalla presidente di turno Anna Rossomando (Pd).
«Non le consento di accostare l’opposizione alla criminalità organizzata», lo ha ripreso Rossomando.
Mentre alcuni esponenti dell’opposizione, tra cui il presidente del gruppo misto Peppe De Cristofaro di Avs, sono stati bloccati al centro dell’emiciclo dagli assistenti parlamentari.
Piantedosi: «Nessuna punizione sul dissenso»
Intervenuto allo Sky Tg24 Live In Milano, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che il decreto sicurezza «è di importanza strategica, contiene alcune norme che riteniamo di importanza fondamentale.
È un provvedimento molto importante per il governo, credo che con il voto di oggi lo portiamo a casa e siamo molto contenti».
Con l’approvazione del decreto, ha aggiunto, «sono convinto che non si determinerà un aggravio sul sistema penale.
Molte delle fattispecie che siamo andati a circoscrivere erano già previste come reato, un esempio è quello dell’occupazione abusiva, che era comunque già reato».
(Articolo pubblicato con questo titolo il 4 giugno 2025 sul sito online del quotidiano “Domani”)