Un professore universitario e due ingegneri.
Sono loro i componenti del team di super esperti che farà parte della commissione di controllo per verificare l’andamento dei lavori su una serie di appalti stradali (e non solo) finiti al centro di una indagine della procura di Roma e della guardia di finanza.
L’inchiesta vede al centro l’imprenditore Mirko Pellegrini, secondo l’accusa il ‘dominus’ dell’associazione a delinquere contestata dai pm capitolini.
Nella giornata di martedì, dopo l’annuncio, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha firmato l’ordinanza che di fatto istituisce la “commissione ispettiva tecnica” che sarà quindi composta da esperti di lavori pubblici, incaricata di “verificare con urgenza la corretta esecuzione, sotto il profilo quantitativo e qualitativo dei lavori di realizzazione e manutenzione delle pavimentazioni stradali e dei marciapiedi, già ultimati o ancora in corso di esecuzione, eseguiti nell’ambito degli appalti affidati a partire dal 2021 alle società del gruppo di Pellegrini“, si legge in una nota.
Chi sono i membri della commissione
Una mossa che quindi mira a fare accertamenti di ogni elemento utile a consentire la ricostruzione di “un quadro chiaro e certo dell’accaduto“.
Nel dettaglio la commissione dovrà terminare i propri lavori entro sessanta giorni, salvo proroga, consegnando una relazione dettagliata sull’attività svolta e sarà presieduta dal professor Antonio D’Andrea, Professore ordinario del dipartimento di ingegneria civile edile e ambientale presso la Sapienza di Roma.
Gli altri due componenti sono l’ingegner Andrea Capuani, direttore generale per le strade e la sicurezza delle infrastrutture stradali del Mit e l’ingegner Stefano Bella, direttore della direzione infrastrutture viarie e territorio del dipartimento infrastrutture e lavori pubblici di Roma Capitale.
“Massima severità”
La commissione “potrà accedere a tutti gli atti in possesso dell’amministrazione comunale necessari, nonché effettuare sopralluoghi nelle zone in cui le opere da verificare sono state realizzate“.
Il sindaco Gualtieri sul palco dell’Auditorium, dove lo scorso 14 novembre ha presentato il rapporto alla città, aveva già preannunciato provvedimenti: “Se risulterà che una sola strada non è stata rifatta a regola d’arte chiederemo massima severità contro chi ha effettuato i lavori e anche contro chi aveva il compito di controllare“.
Le gare sospette
Sotto la lente, ricordiamo, ci sarebbero anche gare che riguardano, oltre alle strade, anche marciapiedi e parti esterne di alcune scuole.
Tutto l’elenco delle opere sospette lo abbiamo riportato in questo articolo.
In totale, secondo le indagini, sarebbero una quarantina di appalti affidati negli ultimi due anni dal Comune e altri in provincia, per un totale di affidamenti per 100 milioni di euro.
Il sospetto è che, grazie a pubblici ufficiali compiacenti, si utilizzasse meno materiale da cantiere del previsto facendo però passare il cantiere come eseguito a regola d’arte.
(Articolo di Lorenzo Nicolini, pubblicato con questo titolo il 27 novembre 2024 sul sito online “Roma Today”)