La fontana di Labaro – foto d’archivio
Una nuova area pedonale che si connetterà con il parco Marta Russo e valorizzerà la fontana monumentale.
La Giunta capitolina ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per la riqualificazione delle aree tra viale Gemona del Friuli e via Magnano in Riviera, a Labaro.
Si tratta dell’intervento previsto per Roma Nord nell’ambito del programma “15 progetti per 15 municipi per la città dei 15 minuti”.
Area pedonale a Labaro
Sulla base di quanto espresso dal XV Municipio e dopo una serie di incontri con i cittadini, è stato scelto Labaro come quartiere dove investire 1,5 milioni di euro per riqualificare tutta l’area attorno alla fontana monumentale.
Una vera e propria opera d’arte, progettata dagli architetti Paolo Angeletti e Gaia Remiddi e donata nel 1999 da Acea.
La fontana, nel corso degli anni, non è mai stata valorizzata, anzi.
L’opera è stata spesso al centro di polemiche per via del lento deterioramento al quale è andata incontro.
Le aree interessate dal progetto di riqualificazione sono quelle lungo via dei Monti della Valchetta, tra viale Gemona del Friuli e via Magnano in Riviera.
Qui sorgerà una piazza, ovviamente pedonale, che si collegherà con le aree pubbliche della biblioteca e con il parco Marta Russo.
Il tutto avverrà in un’area simbolo di Labaro dove, come detto, sorge la fontana monumentale.
Una nuova piazza a Labaro
La proposta di riqualificazione prevede una sequenza di spazi pubblici di nuova realizzazione che si relazionano direttamente con la fontana che non sarà solo “una quinta scenica” per le attività che si svolgeranno, un domani, nella rinnovata piazza.
La nuova area pedonale sorgerà nell’angolo nord est della fontana e diventerà la porta di accesso alla biblioteca pubblica.
A sud est, invece, sorgerà un viale pedonale che collegherà la piazza e la fontana a via Gemona del Friuli, principale asse viario di Labaro.
Il viale collegherà alla piazza anche l’area gioco dove esistono dei campi sportivi e, attraverso un perso sia carrabile che pedonale, al parco e al plesso scolastico di via Brembio.
A nord e sud della piazza, infine, sorgeranno spazi urbani multifunzionali, dotati di “strutture green” per dare opportunità di incontro e svago ai residenti.
Quando si parla di “infrastrutture verdi” si fa riferimento a “rain garden”, giardini didattici, orti urbani e speciali coperture dal sole fatte da piante rampicanti e filari d’alberi.
Per quanto concerne lo sport, sono previste uno skatepark e un’isola outdoor per il fitness con tanto di attrezzature.
I dubbi del quartiere
Sui social dedicati a Labaro si discute da tempo di questa iniziativa.
Molti cittadini, però, hanno avanzato dei dubbi raccolti, puntualmente, dal locale comitato di quartiere che, a luglio del 2022, aveva già incontro i rappresentanti del XV Municipio per avanzare delle richieste specifiche.
“Si parla di ascolto ma, alla fine, sembra quasi che ci vengano semplicemente comunicate decisioni” attacca Mauro Gori, presidente del Comitato.
No alla chiusura di via dei Monti della Valchetta
A destare dei dubbi è soprattutto la chiusura di un lungo tratto di via dei Monti della Valchetta.
“Siamo convinti che serva meno asfalto ma se dobbiamo parlare della città dei 15 minuti pensiamo sia esagerato chiudere completamente quella strada.
Avevamo proposto – spiega Gori – di farla magari in mattonato, per far si che le auto vadano piano, e a senso unico.
Poi la domenica la strada si può chiudere e renderla completamente pedonale”.
Un campo polifunzionale al posto dello skate park
Non convince completamente neanche lo skate park: “Specialmente il week end – racconta ancora Gori – vediamo giovani fare lunghe file solo per fare due tiri a canestro al parco di via Brembio.
Per questo, invece dello skate park avremmo preferito uno spazio polifunzionale, per pallavolo e pallacanestro, sport maggiormente praticati rispetto allo skateboard”.
“Prevediamo – conclude Gori – di promuovere un’assemblea pubblica per dare la possibilità di un confronto in cui si diano informazioni puntuali sulle decisioni prese e si valuti meglio la sostenibilità delle stesse proponendo modifiche che ci paiono necessarie con l‘obiettivo di privilegiare l’interesse collettivo e una programmazione di riqualificazione del quartiere che veda i cittadini protagonisti delle decisioni che si devono assumere“.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 6 novembre 2024 sul sito online “Roma Today”)