Per ora è un sogno nonostante se ne parli dal 2007.
Parliamo della metro D di Roma che, secondo i piani del Campidoglio, dovrebbe collegare Roma sud con Roma nord-est, mettendo in comunicazione le altre linee metropolitane della città.
Quest’anno si comincerà con i sondaggi nel sottosuolo della città per capire se il tracciato ipotizzato, lungo 30 chilometri e con 30 stazioni, sia fattibile oppure no.
Intanto, rispetto al progetto del 2010 dal valore stimato di 3,5 miliardi di euro, la futura quarta linea metro di Roma costerà molto di più, almeno 9 miliardi.
La metro D di Roma
Ha parlato di questo ambizioso progetto nel corso dell’ultima seduta della commissione Mobilità, l’assessore Eugenio Patanè.
L’obiettivo per il 2025 è fare i sondaggi lungo le varie tratte per arrivare a presentare un progetto di fattibilità tecnica ed economica “nel più breve tempo possibile e quanto più unitario e complessivo possibile” ha detto.
Serve infatti aggiornare il vecchio progetto del 2010, compito affidato a Roma Metropolitane, che dovrà anche individuare un deposito per i treni a nord e un altro a sud della linea.
Come sarà la metro D
Al momento c’è comunque un’ipotesi di tracciato della metro D, fermo restando che molto potrebbe cambiare già alla fine dei sondaggi preliminari.
Rispetto al passato, si passerà da 22 a 30 stazioni, per una lunghezza del tracciato di 30 chilometri.
I capolinea saranno quelli di “Nomentana Gra” e Vigna Murata e la linea incrocerà la metro B1 a Jonio, la metro A a Barberini, la metro C nella nuova stazione di piazza Venezia.
Punti, fermi secondo, Patanè, saranno poi “lo scambio con la stazione ferroviaria Trastevere” per arrivare poi “ad Eur Fermi”, incrociando “con la metro B a Eur Magliana e quello con le Ferrovie di Stato a Villa Bonelli”.
La metro D, ha detto Patanà sarà dotata di treni lunghi 70 metri e con una capacità fino a 750 passeggeri, con passaggi ogni 90-120 secondi e una portata di 20.000 passeggeri all’ora per direzione.
L’iter
Il vecchio progetto del 2010 contemplava un investimento di 3,5 miliardi in project financing con Condotte, a oggi il tracciato ipotizzato ha un costo intorno ai 9 miliardi di euro per via delle nuove normativi e dell’aumento del costo dei materiali.
“Uno dei nostri obblighi – ha spiegato Patanè in commissione – era quello di verificare se quel tracciato del 2010, a 14 anni di distanza, con le modifiche che la città nel frattempo ha subito, rispondesse ancora all’interesse pubblico” Roma Metroplitane sta quindi studiando le alternative progettuali in collaborazione con il sindaco e l’assessorato all’Urbanistica.
“Un lavoro assolutamente preliminare” ha sottolineato Patanè.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 3 febbraio 2025 sul sito online “Roma Today”)