Un attraversamento pedonale – foto d’archivio
Una volta completato il progetto saranno circa 700 in tutta Roma, posizionati nei punti più pericolosi.
Intanto, hanno avuto il via libera i primi 28 che verranno posizionati in 11 municipi di Roma.
Parliamo dei nuovi attraversamenti pedonali luminosi che renderanno meno rischioso per i pedoni attraversare le strade della Capitale.
Attraversamenti pedonali luminosi
Ogni attraversamento è costituito da uno o due pali, a seconda dall’ampiezza della sezione stradale dove verrà realizzato, in acciaio zincato, braccio porta segnaletica, apparecchio di illuminazione, segnale bifacciale con lampeggianti e relativo contenitore per il sezionamento.
Ne verranno realizzati circa 700 grazie ad un investimento di 10 milioni di euro per l’annualità 2023-2024, suddivisi in 5,3 milioni per la realizzazione di 270 attraversamenti luminosi sulla grande viabilità e di 4,7 milioni per le strade dei Municipi.
I primi 28 attraversamenti verranno installati in 11 municipi.
Ecco dove:
Municipio II: piazzale del Verano (altezza civico 40), via Lorenzo il Magnifico (altezza civico 6)
Municipio III: viale Lina Cavalieri (altezza civico 46), via Val D’Ala (altezza civico 98)
Municipio V: via Anagni (altezza civico 92 e 108), piazza Mirti/via dei Platani
Municipio 6: via Casilina, via Degas (altezza civico 94)
Municipio 7: via Petrocelli (incrocio con via Capogrossi e incrocio con via Angeloni)
Municipio 8: via Grotta Perfetta, all’entrata largo Piero Bargellini
Municipio 9: via Castel di Leva (civico 118, tratto da via della Cecchignola e via Laurentina), via A. Acetosa Ostiense, via Tor Pagnotta
Municipio 11: via della Magliana (altezza civico 82°), via della Casetta Mattei (altezza civico 85), via Piero Colonna (15 metri dopo il civico 38, in direzione via Valli), via Ettore Paladini (incrocio via Pellati), via Leonardo Greppi (incrocio via Astolfi)
Municipio 12: via di Donna Olimpia (altezza civico 58)
Municipio 14: via Trionfale
Municipio 15: via Cassia (altezza civico 1141), via dei Due Ponti (altezza civico 192), via Oriolo Romano (altezza civico 257)
A questi 28 ne seguiranno altri 26.
Le conferenze di servizi, alle quali hanno partecipato il dipartimento Lavori pubblici, mobilità, urbanistica, i gestori dei sottoservizi, la Sovrintendenza capitolina, la Soprintendenza speciale di Roma e i Municipi coinvolti, si sono concluse positivamente.
L’elenco, però, non è ancora completo perché sono in corso piccole modifiche agli attraversamenti non presenti in questo primo elenco.
Sicurezza sulle strade
L’arrivo di questi strumenti è quanto mai fondamentale in un città come Roma dove si registrano più di tre incidenti ogni ora, spesso con involontari protagonisti proprio i pedoni.
“La sicurezza delle strade di Roma è cruciale nei progetti di manutenzione e la tutela dei pedoni è assolutamente centrale – commenta l’assessora ai lavori pubblici di Roma Capitale Ornella Segnalini – per questo motivo con il Sindaco Gualtieri abbiamo voluto dare impulso alla creazione degli apl in punti strategici e a maggiore rischio. Per l’individuazione – spiega Segnalini – abbiamo lavorato di concerto con la mobilità, la polizia locale e i municipi e con la chiusura della conferenza di servizi siamo arrivati all’elenco dei primi 28 a cui seguiranno gli altri 26 di questa prima tranche.
L’obiettivo è presidiare gli attraversamenti a rischio incidente e quelli dove si ritiene prioritaria e necessaria la moderazione del traffico, a favore della tutela dei pedoni.
Una prima sperimentazione, con esiti positivi, è stata già messa in atto lo scorso anno grazie al contributo della Formula E a Casal Bernocchi in via Giovanni Andrea Scartazzini, all’Infernetto in via Francesco Cilea e nel Municipio XV (via Cassia, altezza via Giochi Delfici, via Flaminia Vecchia, altezza via Leprignano, via Cassia, altezza via Val Gardena, via Gosio, altezza corso di Francia).
Con questo ulteriore intervento – conclude Segnalini -, proseguiamo la nostra battaglia per rendere le strade di Roma più sicure per tutti”.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 28 agosto 2024 sul sito online “Roma Today”)
Assurdo, si possono e si devono curare gli alberi .si spenderebbe molto meno, con esperti seri, e non si dovrebbe attendere anni prima che ricrescano. Comprendo quanti soldi ci sono dietro, pensare a chi gli alberi li vende e li mette a dimora,gli animali che ci vivono che fine fanno ? . E uno scempio vergognoso mi auguro che i cittadini insorgano