Un albero sotto sequestro in via dei Frentani.
I rami e gli alberi che ingombrano i marciapiedi, fino ad oggi rimasti a terra perché sotto sequestro penale, potranno essere finalmente rimossi.
Dalla procura di Roma è arrivato il provvedimento di dissequestro che i cittadini ed il Campidoglio attendevano da tempo.
La conferma arriva anche dall’assessorato all’ambiente del comune di Roma che ha salutato con soddisfazione la notizia.
Nei giorni scorsi il Campidoglio si era attivato in accordo con la procura, per consentire alla polizia locale di Roma Capitale di poter effettuare dei rilievi fotografici.
Gli scatti prodotti servivano infatti a chiudere l’iter avviato la scorsa estate dalla procura.
I crolli all’origine dell’indagine
Perché gli alberi sono stati messi sotto sequestro?
Il provvedimento è partito dopo i crolli che, nel giro di poche settimane, si sono verificati in città.
Alcuni casi sono stati più eclatanti, come quelli avvenuti a distanza di alcuni giorni, prima in piazza San Marco (13 luglio) e poi, sette giorni più tardi, in piazza dell’Aracoeli, quindi in entrambe i casi a pochi passi dal Campidoglio e, soprattutto, davanti agli occhi esterrefatti di cittadini e turisti.
Dopo il crollo del platano che, schiantandosi all’altezza del lungotevere Tor di Nona, ha danneggiato 10 auto, è intervenuta la procura.
Una laboriosa opera di documentazione
I sigilli, secondo quanto comunicato a RomaToday dal comando dei carabinieri del gruppo forestale, sono stati più di trecento e sono finiti in un’indagine penale che, la procura di Roma, ha avviato contro ignoti.
Perché però visto che l’inchiesta è partita a fine luglio, ancora oggi molti di quei rami e tronchi tagliati, si trovano ancora oggi a bordo strada?
Perché era necessario documentare, anche fotograficamente, l’operazione.
A complicare il lavoro, ha chiarito la forestale, è stato il consistente numero di alberi finiti sotto sequestro nei vari quadranti della capitale.
Ed è per questo che solo nelle ultime settimane, complice il supporto fornito dalla polizia locale, il lavoro di documentazione fotografica è stato completato.
Dove portare rami e tronchi dissequestrati
Ora il comune dovrà procedere alla rimozione dei rami e dei tronchi rimasti a terra.
Ciò significa che dovrà trovare anche il luogo dove stoccarli, in attesa che vengano conferiti agli impianti deputati al loro smaltimento.
La sede del dipartimento ambiente di Porta Metronia, finora impiegata come deposito, appare già satura.
E lì, al momento, sono presenti “solo” i rami ed i tronchi secchi frutto di 17 sequestri operati nel quadrante di cui è responsabile il XIV gruppo Montemario della polizia locale.
Il numero di ramaglie rimaste sui marciapiedi, e spesso trasformate in ricettacolo di rifiuti, è di gran lunga superiore.
L’esigenza di trovare un sito dove trasferirli, anche temporaneamente, é reale e finirà per incidere anche sulla rapidità con cui, le attese rimozioni, verranno effettivamente realizzate.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 23 novembre 2023 sul sito online “Roma Today”)