Una parte del Pd ha deciso di sostenere con emendamenti ad hoc la proposta di legge “caccia selvaggia” della Lega che vede come primo firmatario Francesco Bruzzone, a dirlo sono in una nota congiunta Enpa, Lac, Lav, Leidaa, Lipu, Lndc Animal Protection, Oipa, Federazione Nazionale Pro Natura e Wwf Italia che denunciano: «La decisione di Stefano Vaccari, capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, di sottoscrivere emendamenti a sostegno della riforma Bruzzone, è gravissima e contraria alla natura, alla normativa europea e alla Costituzione italiana.
Elly Schlein intervenga».
Come ricordano le stesse associazioni la posizione nettamente contraria alla proposta di Legge leghista era stata espressa con forza dalla responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030 segreteria nazionale Pd, Annalisa Corrado, che «ha evidenziato la contrarietà totale alla proposta di legge della Lega, spiegandone con chiarezza le ragioni» ma, tentando un evidente strappo politico, «il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura della Camera, Stefano Vaccari, ha sottoscritto alcuni emendamenti che, in perfetta linea con l’orientamento della proposta di legge, smontano le parti essenziali della normativa nazionale sulla tutela della fauna selvatica e aprono a una chiara deregulation della caccia».
Secondo le associazioni animaliste e protezionistiche, «in special modo, gravissima è la decisione di presentare un emendamento che ripropone sostanzialmente il testo Bruzzone per quanto attiene i calendari venatori.
Come la Lega, Vaccari chiede calendari venatori quinquennali ed emanati per legge, la qual cosa sottrarrebbe ogni possibile controllo scientifico e soprattutto giuridico dei calendari.
Se a ciò aggiungiamo che il ministro Lollobrigida ha già derubricato il parere dell’Ispra, parificandolo a quello del Comitato faunistico venatorio, e che la proposta di legge prevede anche la creazione di istituti regionali che potranno a loro volta dare il parere sui calendari, in alternativa a quello di Ispra, capiamo bene cosa accadrà: il controllo della materia venatoria sarà completamente in mano agli assessorati regionali alla caccia e al mondo venatorio, con violazione della Costituzione e conseguenze materiali devastanti».
Per Enpa, Lac, Lav, Leidaa, Lipu, Lndc Animal Protection, Oipa, Federazione Nazionale Pro Natura e Wwf, «la scelta dell’onorevole Vaccari è gravissima anche alla luce del quadro generale, che vede l’Italia sotto procedura di infrazione europea per molti aspetti venatori e sotto inchiesta (Procedura Pilot) proprio per le conseguenze negative dei calendari venatori emanati in questi anni.
Ciò, per non parlare dello stato di salute di molte specie cacciabili e della crisi generale della biodiversità, aggravata dai cambiamenti climatici e dalle altre gravi emergenze ambientali in atto».
Le associazioni concludono: «L’incredibile decisione dell’onorevole Vaccari, a favore di una proposta di legge che, tra le altre cose, permette la caccia sette giorni su sette e rafforza l’esecrabile pratica dei richiami vivi, è davvero oltre il limite della ragionevolezza.
La Segretaria del Pd Elly Schlein, che giustamente dichiara l’ambiente come una delle stelle polari del nuovo corso del Partito Democratico, intervenga con decisione e schieri il partito nettamente a favore della natura.
Non c’è alcun vero cambiamento senza la rottura netta con i trucchi, la cultura anacronistica, l’antiambientalismo e le opacità della vecchia politica».
(Articolo pubblicato con questo titolo il 9 febbraio 2024 sul sito online “greenreport.it”)