75 organizzazioni europee hanno pubblicato oggi il manifesto “A resilient and resource-wise Europe: Sufficency at the heart of the EU’s future” che parte dalla consapevolezza che «la forte dipendenza dell’Europa dalle risorse rappresenta una duplice minaccia per il clima e per la sua stessa sovranità» e lancia un forte appello «le politiche di sufficienza devono essere urgentemente integrate come pietra angolare della nuova agenda strategica dell’Ue».
In previsione delle elezioni europee di giugno e con il Consiglio Ue che discuterà l’agenda strategica post-elettorale tra poche settimane, la coalizione che comprende società civile, mondo accademico, governi locali, imprese e operatori pubblici sollecita la prossima legislatura Ue a prendere atto della dipendenza dell’Europa dalle risorse e a fare in modo che siano sufficienti per affrontare le pressanti sfide legate alla sicurezza, al clima e alla società.
Nonostante rappresenti solo il 9% della popolazione mondiale, l’Europa costituisce il 19% dell’impronta materiale mondiale e, secondo le proiezioni, dovrebbe consumare uno sbalorditivo 60% in più di risorse entro il 2060, ponendo gravi minacce al clima globale, alla biodiversità, agli obiettivi di lotta all’inquinamento, alla prosperità economica e al benessere umano.
Inoltre, nel 2022 l’Ue ha importato il 62,5% della sua energia, il livello più alto dal 1990.
Le associazioni evidenziano che «il consumo significativo e crescente di materiali, acqua, terra ed energia da parte dell’Ue, unito alla dipendenza critica da risorse importate come i combustibili fossili, amplifica le vulnerabilità strategiche.
In modo allarmante, questo non solo ostacola gli obiettivi globali in materia di clima, biodiversità e inquinamento, ma esacerba anche le disparità e l’instabilità regionali e globali, come ripetutamente messo in guardia dall’IPCC, dall’United Nations Environment Programme e dall’European Environment Agency».
Il manifesto riprende dati dello studio “Citizens call for sufficiency and regulation — A comparison of European citizen assemblies and National Energy and Climate Plans”, pubblicato nell’ottobre 2023 su Energy Research & Social Science da un team di autorevoli scienziati Tedeschi e lancia un allarme per i legislatori: «La domanda di risorse da parte dell’Europa deve essere trasformata strutturalmente, e le strategie di sufficienza sono fondamentali per guidare questa trasformazione».
Ma la coalizione afferma anche che «l’Ue può guidare la corsa verso un futuro globale sostenibile, raggiungendo al contempo gli obiettivi climatici ed energetici, migliorando il benessere, la competitività e la resilienza e promuovendo investimenti strategici.
Questo comporta politiche, misure e pratiche quotidiane volte a frenare la domanda di queste risorse garantendo al tempo stesso il benessere umano per tutti entro i limiti dei confini planetari».
Il manifesto presenta raccomandazioni settoriali su trasporti, energia, edifici, pianificazione territoriale, materiali, prodotti, cibo e acqua, avvertendo che hanno bisogno di un sostegno fiscale e finanziario.
I promotori della coalizione – European Environmental Bureau, Energy Cities, Association négaWatt, ClientEarth, Energiesuffizienz, ACR+, REScoop.eu e Jacques Delors Energy Centre – hanno dichiarato: «Mentre si avvicina il prossimo mandato delle istituzioni dell’Ue, i politici si trovano in un momento critico: restare fedeli allo status quo o abbracciare una visione più audace per l’Europa.
Una traiettoria ambiziosa con politiche nazionali orientate alla sufficienza è fondamentale per spingere l’Europa a diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, resiliente in tutte le dimensioni ambientale, di sicurezza e sociale».
L’ex commissario europeo all’ambiente Janez Potočnik, copresidente dell’International Resource Panel, ha ricordato che «come affermato nell’IRP Global Resource Outlook 2024, l’efficienza dovrebbe essere integrata da politiche di sufficienza.
Oltre a chiederci quanto è sufficiente per soddisfare i nostri bisogni essenziali, dovremmo anche trovare strategie per soddisfarli nel modo più efficiente dal punto di vista energetico e delle risorse».
Yamina Saheb, analista senior delle politiche energetiche di OpenExp e lead author dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, conclude: «La sufficienza è un must per realizzare l’agenda socio-ecologica dell’Ue.
Qualsiasi ulteriore ritardo nell’inclusione degli strumenti vincolanti dell’Ue ostacolerà i diritti sociali dei cittadini dell’Ue in un pianeta vivibile».
(Articolo pubblicato con questo titolo il 26 marzo 2024 sul sito online “greenreport.it”)