Il sopralluogo della commissione ambiente
C’erano una volta le pinete di Ostia.
Potrebbe iniziare così, nella giornata dedicata alla festa dell’albero, la narrazione della triste parabola che stanno vivendo i Pinus pinea del municipio X.
I pini di Ostia colpiti dalla cocciniglia
Gli alberi simbolo della Capitale, diffusi sul litorale, sono stati i primi ad essere raggiunti dalla cocciniglia tartaruga.
Ed ora gli effetti di quel parassita alieno, privo in Italia di predatori naturali, per molti anni ha goduto dell’assenza di protocolli fitosanitari.
Il combinato disposto dei due fattori ha decretato la moria di migliaia di esemplari le cui chiome, ormai disseccatesi, sono del tutto prive del fogliame.
Le condizioni in cui versano i pini romani del litorale, sono state oggetto della seduta di commissione ambiente che si è tenuta il 20 novembre.
Si è svolta in via di Castel Fusano dov’è previsto un abbattimento massiccio di alberi.
I consiglieri capitolini si sono incontrati davanti il camping Capitol, nella pineta di Procoio.
Meglio, davanti ciò che rimane della pineta che impreziosiva la tenuta.
Gli alberi lì presenti, infatti, appaiono irrimediabilmente compromessi dall’azione del parassita alieno.
La riserva statale senza commissario
“Abbiamo preso l’impegno, come EuropaVerde, di chiedere un tempestivo intervento del ministero dell’ambiente.
Deve infatti procedere a nominare un definitivo commissario della Riserva naturale del litorale romano – ha spiegato il consigliere capitolino Nando Bonessio – in assenza del quale non abbiamo un interlocutore importante per gli interventi di cui c’è bisogno”.
La pineta di Procoio, infatti, rappresenta una delle aree di maggior pregio della riserva statale, rimasta senza presidente.
E come ha sottolineato Giammarco Palmieri a margine della commissione che presiede, “in molte aree che non sono di proprietà comunale e tra queste anche la pineta di Procoio, le cure messe in campo contro la cocciniglia non sono state adeguate”.
La richiesta di una calamità naturale
Ma per cercare di salvare il patrimonio arboreo della riserva, non c’è solo l’esigenza di avere un interlocutore con cui dialogare.
Sui pini infatti “chiediamo alla regione Lazio – ha aggiunto il consigliere comunale di EuropaVErde – di dichiarare uno stato di calamità naturale.
Gli interventi di riforestazione che erano previsti per questo territorio, non bastano, perché andavano a coprire un debito che già esisteva prima della cocciniglia.
Adesso bisogna individuare delle risorse per effettuare interventi di endoterapia, contro la Toumeyella parvicornis, affinché la ricerca scientifica abbia il tempo necessario per trovare le soluzioni definitive al problema”.
Per ora, quella prevista dai protocolli fitosanitari, sono legate alla somministrazione, nel tronco, dell’abamectina, un insetticida che uccide la cocciniglia.
Ha però una durata limitata nel tempo e quindi la terapia va ripetuta, cosa che determina un maggiore investimento e, d’altra parte, anche un indebolimento dell’albero a cui ogni volta vengono praticati dei fori.
Pineta di Procoio
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 22 novembre 2023 sul sito online “Roma Today”)