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Home Approfondimenti

La destra contro Greta. Perché i negazionisti climatici intensificano gli attacchi personali alla Thunberg

14/08/2019
in Approfondimenti, Archivi, Governo del territorio, Natura, News, Piani territoriali
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A 16 anni Greta Thunberg è diventata una degli attivisti climatici più in vista al mondo, una cosa che non piace per niente ai petrolieri e alla destra politica che li sostiene e che scaglia ormai quotidianamente attacchi personali contro la giovane svedese.

L’ultima polemica – va detto praticamente ignorata da Greta – riguarda il fatto che attraverserà l’Oceano Atlantico su uno yacht da 60 piedi alimentato da pannelli solari e turbine sottomarine per partecipare al summit Onu sul clima a New York: sarebbe colpevole di fare una cosa che i poveri non sono in grado di fare.

Ad accusarla sono spesso giornalisti e think thank ecoscettici al soldo di multinazionali i cui padroni e manager passano gran parte del loro tempo su mega-yacht inquinanti – che raggiungono con i loro jet privati – ornati di bandiere ombra, a spasso per i mari e i paradisi fiscali di tutto il mondo.

Ma è il successo della Thunberg – che si descrive su Twitter come «una attivista climatica di 16 anni con Asperger», a far schiumare di rabbia chi mette in dubbio la scienza climatica e i politici di destra che sono dietro la rottamazione delle leggi ambientali portate avanti dall’Amministrazione Trump.

Questi ideologi se la prendono spesso con l’autismo di Greta Thunberg, la accusano di essere usata dai suoi genitori e paragonano i suoi appelli ai giovani per lottare contro i cambiamenti climatici a quelli per la «gioventù hitleriana». 

Greta non sarebbe credibile perché ha una «voce monotona» e sarebbe solo «una stramba millennial con negli occhi uno sguardo di terrore apocalittico».

Come scrive Scott Waldman  su E&E News, gli esperti dicono che «puntare sugli attacchi personali a Greta ha un danno collaterale significativo in quanto dissuadono le persone con disabilità intellettive e dello sviluppo dal parlare pubblicamente». 

Steve Silberman, autore di “NeuroTribes: The Legacy of Autism and the Future of Neurodiversity, fa notare che «descrivere qualcuno come una “marionetta” o abusato dagli adulti può sembrare codificato, è chiaramente un fischio per cani che segnala che le sue parole dovrebbero essere date per scontate perché la sua mente funziona in modo diverso.

E’ un classico colpo basso contro l’autismo.

Si sentono liberi di farlo perché l’autismo è stato inquadrato per decenni come una patologia, quindi si sentono come se non dovessero trattenersi, lei, piuttosto che in “altro”, viene trasformata in un mostro quando in realtà è più sensata del 95% degli adulti che hanno affrontato questo problema negli ultimi 30 anni».

Tra i denigratori di Greta c’è anche un tizio come Patrick Moore, presidente del consiglio di amministrazione della CO2 Coalition, che promuove i benefici dell’anidride carbonica, che su Twitter ha scritto: «Greta = Evil» e poi, intervistato da E&E News, ha avuto la sfrontatezza di negare che le sue numerose menzioni dell’autismo di Thunberg nelle interviste ai media e nei post sui  social media fossero attacchi alla sua disabilità: stava semplicemente «paragonando i suoi padroni con Hitler».

Siamo di fronte a un estremista di destra (ma alla bisogna antinazista) che ha detto che «i discorsi pubblici della Thunberg sono stati scritti per lei, è una marionetta che non è in grado di rispondere alle domande durante le interviste perché non sono le sue idee.

C’è una ragione per cui i sedicenni non votano, non bevono, non guidano, non fanno niente.

A quell’età, non è adulta, e quindi non ha il diritto di influenzare le persone un processo politico».

Lui, che crede che l’accumulo di CO2 in atmosfera non provochi l’effetto serra antropico, invece sì.

Il problema è che Moore non è solo uno dei tanti strampalati complottisti ecoscettici.

Il suo gruppo di lobbysti è sempre più attivo a Capitol Hill e nell’amministrazione Trump. 

Waldman fa notare che «il co-fondatore della CO2 Coalition, Will Happer è ora al servizio del National Security Council alla Casa Bianca e ha guidato un piano accantonato per condurre una “contraddittoria” revisione della climatica.

Moore è stato recentemente invitato dai repubblicani del Congresso per minimizzare un allarmante rapporto Onu sull’estinzione». 

All’inizio di quest’anno, Trump ha twittato con entusiasmo una dichiarazione di Moore a Fox News nella quale affermava che «la scienza climatica è una fake news» e che «più biossido di carbonio sarebbe positivo per l’umanità».

Ora lo stesso tipo è impegnatissimo a cercare di dimostrare che «la Thunberg è uno strumento completamente nelle mani di adulti.

Viene abusata dai suoi genitori, da Al Gore, dalla società in generale che si schiera dalla parte di questa ideologia come se ci fosse un’emergenza climatica. 

Che concetto stupido e assurdo, non esiste un’emergenza climatica, penso che lo sappiate, altrimenti le persone sarebbero scapperebbero via», che esattamente quel che fanno milioni di persone del sud del mondo e non solo, ma Happer evidentemente non vuole saperlo.

Zoe Gross, portavoce di Autistic Self Advocacy Network è preoccupata e su E&E News ha evidenziato che «mentre i suoi critici affermano di attaccare Thunberg per le sue idee, le critiche che menzionano le sue caratteristiche personali sono dannose e dipendono da idee prevenute sulle persone autistiche.

Le persone fanno presto a etichettare come “inquietanti” i tratti autistici, incluso il tono della voce e le espressioni facciali.

Le critiche alla Thunberg che mettono in evidenza il modo in cui parla, risponde alle domande e mostra emozioni sono chiaramente un tentativo di sminuirla.

Alcune persone potrebbero farlo per ignoranza … ma altre affermano esplicitamente che le persone autistiche non meritano di essere ascoltate.

E’ sconvolgente vedere una persona sminuita a causa della sua disabilità, specialmente un bambino.

Le persone con tutti i tipi di disabilità possono formarsi ed esprimere opinioni, parlare per sé e per gli altri e diventare attivisti e leader».

Insomma, se c’è qualcuno che sui disabili ha idee simili a quelle della più volte richiamata gioventù hitleriana questi sembrano proprio l’ideologi della destra negazionista climatica.

E tra questi ci sono anche stretti collaboratori di Donald Trump, come Steve Milloy, che ha fatto parte del team di transizione dell’Environmental protection agency (Epa) e che ha fatto pressione per limitare l’uso della scienza nell’agenzia ambientale Usa.

Milloy ha definito Greta Thunberg «una bambina con la testa vuota sfruttata dagli adulti.

E’ ignorante, maniacale e viene manipolata senza pietà dagli adulti piscialletto del clima finanziati da Putin».

Qui siamo alle vette del complottismo: ai cinesi che secondo Trump si sono inventati il riscaldamento globale per danneggiare la competitività dell’industria Usa, si passa al presidente russo, un noto ecoscettico che a casa sua non fa certamente fare una bella vita alle associazioni ambientaliste, accusate di essere agenti al servizio dello straniero per impedire – guarda un po’ – lo sviluppo economico della Russia che sarebbe favorito dal ritiro dei ghiacci e dalle temperature più calde..

Durante un’audizione al Congresso Usa, Moore ha testimoniato al fianco di Marc Morano, che lavora per il Committee for a Constructive Tomorrow, un gruppo iperconservatore negazionista climatico. 

Morano è stato invitato dall’amministrazione Trump a iniziative dell’Epa per indebolire il ruolo della scienza nell’agenzia ed è stato fotografato mentre consegnava il suo libro “The Politically Incorrect Guide to Climate Change”  all’ex amministratore dell’Epa Scott Pruitt, un falco antiambientalista costretto alle dimissioni dopo essere incappato in una serie di scandali. 

Nel suo blog Morano descrive la Thunberg come «una profetessa autistica» e sul suo account Twitter ripubblica le accuse incentrate sul suo autismo, tipo: «Non viene definita una mascotte. Che è davvero quel che è.

Riceverà un premio Nobel e un dottorato di ricerca ad Harvard.

Per essere autistica e non andare a scuola».

Anche i media conservatori hanno iniziato a usare le caratteristiche personali di Greta, nel tentativo di sminuire quel che dice. 

Per esempio, un editorialista di The Federalist ha recentemente scritto che «la Thunberg lottava con l’autismo mentre cresceva questo ha prodotto un atteggiamento assolutista tutt’altro che attraente». 

Un editore della rivista britannica di destra Spiked , che riceve finanziamenti nientemeno che dalla rete dei famigerati fratelli Koch, ha definito la Thunberg «una stramba.

C’è qualcosa di agghiacciante e positivamente pre-moderno in Ms Thunberg».

Andrew Bolt, un conduttore di Sky News , ha recentemente scritto che Greta è «profondamente disturbata.

Non ho mai visto una ragazza così giovane e con così tanti disturbi mentali trattata da tanti adulti come un guru.

Ma la Thunberg ha anche qualcosa di molto raro: un senso di assoluta certezza.

Non mostra il minimo dubbio e non perdona il minimo compromesso.

Ciò consente ai suoi seguaci che sono tormentati dal dubbio e dall’onere della libertà di rilassarsi nella sua certezza totalitaria.

E nel caso della Thunberg, quella certezza viene da quella che normalmente sarebbe vista come una disabilità».

Sul Weekly Standard del New York Times,  Christopher Caldwell ha definito la Thunberg «un’adolescente complicata, Intellettualmente, è precoce e sottile.

Lei ragiona come una studentessa ventenne radicale, di buone letture ma dogmatica.

Fisicamente, è minuta e dal volto fresco, si presenta come più giovane dei suoi anni e si riferisce spesso a sé stessa come una” bambina” che è l’ultima cosa che  un sedicenne medio farebbe mai».

A parte che il leader politico dei negazionisti climatici italiani, Matteo Salvini, ha subito definito bambino il suo figlio 16enne al quale aveva fatto fare un divertente giro di giostra su una moto d’acqua della polizia in servizio… è strano che Greta venga accusata insistentemente di essere solo una bambina per denigrarla e poi la si accusi di definirsi una bambina.

Silberman spiega perché Greta fa così tanto imbestialire i negazionisti climatici e la destra neoliberista ed estrema: «L’autismo della Thunberg in realtà informa il suo attivismo e la motiva a parlare contro le falsità propagate dai negazionisti climatici.

Non presta alcuna attenzione alla falsa nozione di “dibattito” nella scienza climatica.

Parla come una delle poche persone che si sono svegliate da questo sogno febbrile di cazzate che sono state diffuse da questi politici di destra e dalla disinformazione delle compagnie petrolifere.

A differenza della maggior parte delle persone neurotipiche, non può semplicemente scrollarsi di dosso il fatto che, naturalmente, gli executives delle compagnie petrolifere mentiranno e che mentiranno i politici che sono loro fedeli. 

Non può sopportarlo, la disturba quasi visceralmente».

E d’altronde Greta non fa niente per ingraziarsi i politici di destra e i loro finanziatori multimiliardari sempre più arrabbiati con una ragazzina che grida che il re è nudo.

La giovane ambientalista svedese ha scritto sulla sua pagina Facebook che «l’autismo “non è un “dono” ma può essere un superpotere,

Ho avuto la mia giusta dose di depressioni, alienazione, ansia e disturbi.

Ma senza la mia diagnosi, non avrei mai iniziato lo sciopero a scuola.

Perché allora sarei stata come tutti gli altri».

Ed è proprio quello che vorrebbero i negazionisti climatici e la destra che li sostiene politicamente: un mondo fatto di “come tutti gli altri” (però bianchi), dove non c’è spazio per le differenze e il conformismo diventa legge e si abbevera di fake news.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 13 agosto 2019 sul sito online “greenreport.it”)

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