Assessore alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e alle Pari Opportunità
Dott.ssa Monica Lucarelli
p.c. – Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive
Dott. Francesco Paciello
p.c. – Direttore ad interim Sportelli Unici Affissioni e Pubblicità (S.U.A.P.)
Dott. Aldo Latini
Oggetto – Mancata rimozione di un impianto pubblicitario istallato abusivamente su via di Grottarossa (XV Municipio di Roma), all’interno del parco regionale di Veio
Nel mese di aprile 2023 sulla curva di via di Grottarossa che ricade tra il civico n. 563 ed i civici 550-556 (a 60 metri dal suo incrocio con via della Crescenza) è stato istallato un impianto pubblicitario monofacciale.
La freccia rossa indica la posizione del civico n. 563 di via di Grottarossa
Come si può vedere l’impianto porta una cimasa con il nome della ditta “NUOVI SPAZI Advertidsing” S.r.l. (foto scattata il 24 aprile 2023)
Targhetta identificativa affissa sul montante destro dell’impianto (foto scattata il 24 aprile 2023)
La targhetta presume di essere identificativa, quando invece non lo è affatto, dal momento che figurano dei numeri accavallati che non possono rispondere al vero.
Nella Nuova Banca Dati (NBD) del Comune di Roma, dove risulta l’elenco dei contribuenti autorizzati a mantenere impianti pubblicitari sul territorio di Roma Capitale, la “NUOVI SPAZI” risulta infatti registrata con il codice 0066, mentre non risulta il codice 07515: l’elenco risulta fermarsi al codice 0722.
La natura del tutto abusiva dell’impianto è attestata dal fatto che l’impianto pubblicitario è stato installato dentro il parco naturale regionale di Veio le cui misure di salvaguardia – dettate dalla lettera o) del 3° comma dell’art. 8 della legge regionale n. 29 del 6 ottobre 1997 – vietano “l’apposizione di cartelli e manufatti pubblicitari di qualunque natura e per qualsiasi scopo, fatta eccezione per la segnaletica stradale di cui alla normativa vigente e per la segnaletica informativa del parco”.
L’impianto risulta per di più istallato in curva, in violazione del comma 3 dell’art. 51 del Regolamento del Codice della Strada, recepito alla lettera a) del 2° comma dell’art. 4 del vigente Regolamento di Pubblicità.
A nome e per conto della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS) con nota prot. n. 6 del 24 aprile 2023, trasmessa via p.e.c. ed indirizzata all’allora Direttore ad interim dott. Tonino Egiddi (che si rimette in allegato per opportuna conoscenza) ho segnalato l’impianto monofacciale.
Nota VAS prot. n. 6 del 24 aprile 2023
A distanza di un mese e 7 giorni l’allora funzionario Dott. Tonino Egiddi non ha ritenuto nemmeno di dare la dovuta risposta alla suddetta segnalazione prescritta dal comma 2 dell’art. 2 della legge n. 241/1990.
Il 1 giugno 2023 ho effettuato un sopralluogo sul posto, che ha portato ad accertare che l’impianto pubblicitario in questione risultava ancora in piedi, continuando a sfruttare una pubblicità oggettivamente abusiva.
Sempre a nome e per conto della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS) con nota prot. n. 14 del 1 giugno 2023 (che si rimette parimenti in allegato per opportuna conoscenza) ho allora chiesto di sapere le ragioni di questa inerzia, che non ha portato nemmeno all’oscuramento preventivo della pubblicità abusiva dell’impianto di cui all’oggetto.
Nota VAS prot. n. 14 del 1 giugno 2023
Anche a questa istanza non ha ritenuto a tutt’oggi di dare un seguito formale il Dott. Tonino Egiddi a cui in data 6 giugno 2023 è stata trasmessa dall’Ente Parco di Veio una prima nota ed un sollecito a rimuovere l’impianto il successivo 26 luglio: in data 4 agosto 2023 il Dipartimento Sviluppo Economico ed Attività Produttive Direzione Sportelli Unici U.O. Affissioni e Pubblicità Ufficio controllo sul territorio e sanzioni ha comunicato all’Ente Parco di Veio di aver preso in carico la segnalazione e di avere invitato la società Nuovi Spazi Advertising Srl a provvedere per non incorrere nella rimozione d’ufficio in danno.
In data 24 novembre ho effettuato un nuovo sopralluogo sul posto che ha portato ad accertare che l’impianto pubblicitario in questione risultava ancora in piedi, continuando a sfruttare impunemente da ben 7 mesi ormai una pubblicità oggettivamente abusiva.
Con un messaggio di posta elettronica personale, trasmesso lo stesso giorno al Direttore ad interim Sportelli Unici Affissioni e Pubblicità (S.U.A.P.) Dott. Aldo Latini (subentrato al Dott. Egiddi), sono tornato «a chiedere di sapere entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della presente le ragioni di questa inaccettabile inerzia, trascorsi inutilmente i quali mi riservo di chiedere alla Magistratura di voler accertare se nel caso in questione si possano ravvisare quanto meno gli estremi del reato di omissione di atti dovuti d’ufficio.»
Anche alla suddetta mia istanza non è stato ritenuto di dare un seguito formale entro i 30 giorni prescritti dal 2° comma dell’art. 2 della legge n. 241/1990.
La mancata chiusura della riforma dei cartelloni pubblicitari ha comportato il risorgere dell’abusivismo pubblicitario conosciuto sotto il nome di “cartellopoli”, che ha costretto l’assessore alle attività produttive Monica Lucarelli a promuovere una campagna di rimozione di 300 impianti pubblicitari abusivi (con una spesa non dovuta di 75.000 euro), annunciata in una intervista pubblicata il 12 dicembre 2023 sul quotidiano La Repubblica e dichiarata conclusa in una successiva intervista pubblicata sempre sullo stesso quotidiano il 9 gennaio 2024.
Come attesta la sottostante foto scattata il 20 gennaio 2024, l’impianto pubblicitario della società Nuovi Spazi non risulta essere stato rimosso d’ufficio dal Dipartimento Sviluppo Economico ed Attività Produttive Direzione Sportelli Unici U.O. Affissioni e Pubblicità Ufficio controllo sul territorio e sanzioni, che non ha nemmeno provveduto ad oscurare la pubblicità abusiva che la ditta Nuovi Spazi sta continuando a sfruttare impunemente da ormai quasi un anno.
Foto scattata il 20 gennaio 2024
Foto scattata il 20 gennaio 2024
Si chiede pertanto all’Assessore Monica Lucarelli a voler far provvedere entro il termine perentorio di trenta giorni alla rimozione dell’impianto pubblicitario di cui all’oggetto, provvedendo comunque nelle more o in caso di ostacoli amministrativi al preventivo oscuramento della pubblicità abusiva, così come dispone il 6° comma dell’art. 31 del vigente Regolamento di Pubblicità.
Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto.
Distinti saluti.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Roma, 20 gennaio 2024
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AGGIORNAMENTO
L’impianto *é stato rimosso dalla setta ditta “Nuovi Spazi