Il perdurante e diffuso stato di crisi nella raccolta dei rifiuti nella Capitale finisce all’attenzione della Procura che su uno dei numerosi esposti arrivati in questi giorni da parte di cittadini esasperati ha aperto un fascicolo, per ora a carico di ignoti, in cui vengono ipotizzate violazioni dell’articolo 256 del testo unico sull’ambiente.
Rintracciare responsabilità nella pubblica amministrazione
Le fattispecie comprese vanno dall’abbandono di rifiuti al mancato trattamento, ma questo è solo il punto di partenza per approfondire eventuali responsabilità anche nella pubblica amministrazione.
Il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia punta a ricostruire l’intera catena di mancanze, errori, problemi ed episodi dolosi (l’incendio nei Tmb Ama al Salario e Rocca Cencia) che hanno portato alla crisi affrontata in queste ore anche dal ministro Costa.
A far avviare il procedimento le numerose denunce dei cittadini
A determinare l’apertura di un procedimento sono state le denunce di privati cittadini (con tanto di foto allegate) e di varie associazioni che hanno lamentato disagi per la mancata raccolta di rifiuti attribuendo responsabilità all’Ama e all’amministrazione capitolina.
Segnalazioni che nelle ultime settimane si sono moltiplicate.
(Articolo di Fulvio Fiano, pubblicato con questo titolo sul sito online del quotidiano “Corriere della Sera”)