Un tavolo tecnico di 30 giorni per il futuro della Roma Latina.
Regione e Governo accelerano sull’opera bloccata ormai da tempo da contenziosi giudiziari.
I cittadini, da sempre contrari all’opera, lanciano però un appello al ministro Toninelli.
“Per un nuovo inizio partecipato, democratico e condiviso dalle nostre comunità, proponiamo decine di assemblee consultive che in quattro mesi decidano sul che fare“.
Quattro mesi, assemblea pubbliche, trasparenza.
Parole che l’anima pentastellata del governo non dovrebbe far cadere nel vuoto.
Netta è infatti la conclusione dei comitati: “il cosiddetto ‘tavolo tecnico istituzionale’ dei trenta giorni, che dovrebbe partire a breve, non deve decidere nulla sulla testa dei cittadini“.
Spiega Gualtiero Alunni, portavoce dei Nodi Territoriali del Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera: “Con l’introduzione del dibattito pubblico ci si pone non solo in un’ottica di trasparenza, informazione e partecipazione democratica ai processi decisionali, ma si consente un confronto ‘a monte’ in vista dell’inizio dei lavori.
La consultazione pubblica delle istanze e osservazioni delle comunità locali dei territori interessati dalla realizzazione di opere infrastrutturali strategiche si pone come strumento di prevenzione di forme di contrasto alla realizzazione di opere pubbliche e di deflazione degli eventuali successivi contenziosi in ambito giuridico“.
Cosa chiedono i comitati?
“Chiediamo che la discussione sia ampia ed efficace, chiediamo di affrontare il problema di come si risolve la sicurezza su tutta la Via Pontina, da Roma a Terracina e non solo parzialmente da Borgo Piave di Latina a Tor di Cenci.
Su come si devono tutelare le Riserve Naturali dal forte impatto del mostro di cemento e asfalto dell’autostrada.
Su come si devono salvaguardare le tante aziende agricole di eccellenza coinvolte dagli espropri.
Su come far fluidificare e ridurre il copioso traffico privato su gomma, prevedendo l’intermodalità con il ferro.
Su come evitare di pesare sulle tasche dei pendolari con un pedaggio salato e beffa“.
(Articolo di C.T., pubblicato con questo titolo il 19 maggio 2019 sul “Roma Today”)