Il 9 maggio in Aula Giulio Cesare maggioranza ed opposizione tornano a confrontarsi sul progetto dello stadio a Pietralata.
Dovranno farlo per trovare “una quadra”, tra le numerose modifiche proposte per avvallare la delibera sulla “pubblica utilità”.
E tra i nodi da sciogliere ce n’è uno che, secondo alcuni cittadini, non sarebbe stato preso adeguatamente sul serio.
E’ quello che riguarda la quota di verde che, il progetto dell’As Roma, destina al territorio.
Quasi tre ettari in meno di verde
“Lo studio di fattibilità del proponente prevede una riduzione di superficie pari a 29mila metri quadrati” ha fatto notare Anna Maria Bianchi, presidente di Carteinregola.
E’ questa la principale obiezione mossa al progetto dall’associazione che, pur non volendosi esprimere contro lo stadio, segnala una “gigantesca criticità legata al verde urbano”.
“Dai 77 mila metri quadrati previsti nel piano particolareggiato, si arriva ai 54mila proposti” ha osservato la presidente di Carteinregola “quantità che peraltro risente del fatto che sarà un verde spezzettato, caratterizzato soprattutto da aiuole e dalla compresenza di spazi per la pratica di attività sportive ed anche da un’arena pubblica”.
Questi ultimi fanno parte del cosiddetto “parco centrale”.
Uno spazio di circa 4,7 ettari, “di forma quasi rettangolare” si legge nel progetto presentato al comune, che è “comprensivo di playground ed aree entertainment”.
Lo stadio green considerato poco verde
La famiglia Friedkin, nell’annunciare la rinuncia al vecchio progetto di Tor Di Valle, aveva affermato l’intenzione di voler realizzare uno stadio “sostenibile ed integrato con il territorio, in definitiva un impianto “green”.
L’accusa che quello previsto a Pietralata non lo sia abbastanza, stona quindi rispetto a quella dichiarazione.
“Invitiamo i cittadini e tutte le realtà che si impegnano per il contrasto all’emergenza climatica – si legge in una nota diramata da Carteinregola – a recarsi in Aula Giulio Cesare con un fazzoletto verde al braccio”.
Il ritorno in aula della delibera
La pacata protesta dell’associazione presieduta da Bianchi, arriva dopo quella dei comitati che, attraverso una petizione online, chiedono di realizzare “un parco pubblico a Pietralata” per operare una sorta di “ricucitura” del quartiere.
A prescindere dalle richieste che arrivano da associazioni e comitato, in maniera diversa per modalità e contenuti, i consiglieri di maggioranza ed opposizione il 9 maggio sono chiamati a votare, o meno, la “pubblica utilità” dello stadio.
Prima però dovranno giungere ad una sintesi tra i 138 emendamenti ed ordini del giorno presentati nel corso dell’ultima seduta.
Una volta approvata la delibera, già passata al vaglio di sei commissioni e già sottoscritta a febbraio dalla giunta, sarà possibile avviare una nuova conferenza dei servizi in cui trattare tutte le modifiche necessarie al progetto.
Magari contemplando anche una quota di verde che sia, come stanno proponendo alcuni cittadini, anche con più alberi.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 9 maggio 2023 sul sito online “Roma Today”)