N.B. – Alla intersezione di via Adda con via di Santa Barbara risultavano istallati i seguenti tre impianti pubblicitari.
L’impianto di sinistra, con la pubblicità “Tagliati x il successo”, era di proprietà della società “Publiesse.it” del sig. Cicconi Giorgio, mentre i due impianti di centro e di destra erano di proprietà della società “RT2 in liquidazione” della sig.ra Cristiana Tirocchi, che li aveva ereditati dal padre Rodolfo Tirocchi regolarmente autorizzati dal Comune di Nettuno, come attesta il documento seguente.
Si mette in evidenza che la suddetta autorizzazione è stata rilasciata prima della entrata in vigore del Codice della Strada (emanato con D.Lgs. n. 285 del 30 aprile 1992) e del suo Regolamento di Attuazione (emanato con D.P.R. n. 495 del 16 dicembre 1992, la cui lettera a) del 4° comma dell’art. 51 vieta l’istallazione di impianti pubblicitari a 50 metri dalle intersezione.
Ciò nonostante, con verbale n. 25005/C del 12 gennaio 2017, notificato il 25 gennaio 2017 alla “RT” per impianto “in area di intersezione” e “senza essere in possesso di autorizzazione”, è stata applicata una sanzione di 422,00 €.
In modo analogo è stato sanzionato anche l’altro impianto e per entrambi è stata emanata dal Dott. Luigi D’Aprano una doppia Ordinanza di rimozione nel 2017.
Il 13 dicembre 2017 è stata effettuata la rimozione forzata d’ufficio di entrambi gli impianti della RT2, che è stata perseguitata con un verbale n. 25634/C del 7 dicembre 2017 notificato il 10 gennaio 2018 alla “RT”, con una sanzione di 4.739,00 € per mancata ottemperanza alla Ordinanza n. 350 del 26.10.2017.
Anche l’impianto della “Publiesse.it” del sig. Cicconi Giorgio è stato sanzionato con verbale n. 25018/C del 12 gennaio 2017.
Ma quando il sig. Mario Esposito è andato a sbattere contro il cartellone della “Publiesse.it” ed ha sporto denuncia contro il Comune, in sede di processo la Polizia Locale ha dichiarato che l’impianto in questione era di proprietà della “RT2”, che è stata costretta a difendersi da questa accusa diffamante.
L’impianto in questione è stato nel frattempo rimosso spontaneamente dallo stesso dott. Giorgio Cicconi.
Il ritiro delle denuncia da parte del neo consigliere Mario Esposito, per motivi di conflitto di interessi, con conseguente archiviazione del procedimento penale il coso, non toglie alla “RT2” il diritto di chiedere a livello civile quanto meno il risarcimento danni per le spese legali che è stata costretta ad affrontare, se non anche di sporgere a livello penale una denuncia-querela per diffamazione e calunnia da parte di chi delle Polizia Locale ha dichiarato il falso, attribuendo alla “RT2” la proprietà di un impianto di proprietà invece della “Publiesse.it” per giunta sanzionato dallo stesso Corpo di Polizia Locale.
Il 12 marzo 2018 la “RT2” ha impugnato il verbale n. 25634/C del 7.12.2017 con un ricorso alla Prefettura di Roma, che ha concesso una audizione tenutasi il 24 settembre 2018: su tale ricorso si dovrebbe essere formato ormai il silenzio-accoglimento: anche per tali motivi, con nota VAS prot. n. 26 del 1 aprile 2019 il Circolo Territoriale di Roma della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS) ha chiesto l’annullamento del verbale.