Niente proroga automatica ed un nuovo bando entro quest’anno.
Le concessioni per gli ambulanti di Roma Capitale andranno a gara.
È quanto dice, a RomaToday, l’assessora al commercio Monica Lucarelli che conferma la futura disapplicazione del comma della legge sulla concorrenza che prevede per le bancarelle dei rinnovi automatici di 12 anni.
Il tutto anche grazie all’ex sindaca Virginia Raggi, citata, seppur non direttamente, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Concessioni agli ambulanti
La legge sulla concorrenza voluta dal Governo prevede, in sintesi, che le attuali concessioni per il mercato ambulante vengano prorogate di 12 anni in automatico.
Una possibilità data dal decreto legge del 19 maggio 2020 dell’allora Governo Conte, già bocciato dall’Antitrust, al quale però la nuova legge sulla concorrenza fa riferimento.
Su questa materia, l’allora sindaca di Roma Virginia Raggi aveva deciso di disapplicare il comma 4, ovvero quello che prevede le proroghe.
Ad ottobre 2023, il Consiglio di Stato aveva dato ragione alla grillina tanto che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel promulgare la legge, ha “bacchettato” il Governo per queste proroghe eccessive, citando proprio il caso romano e, ovviamente, il rispetto della direttiva Bolkestein.
Le concessioni andranno a bando
“Le concessioni andranno a bando, assolutamente”.
Lo dice senza indugio a RomaToday Monica Lucarelli.
Il Governo avrà ora tre mesi di tempo per tracciare le linee guida.
Passato questo tempo, le amministrazioni comunali avranno sei mesi per i bandi.
“Ho i miei dubbi sul fatto che il Governo riesca a tirare fuori le linee guida in tre mesi – sottolinea – noi, invece, siamo e saremo nei tempi. Stiamo lavorando su questo tema dall’inizio del 2022.
Abbiamo fatto lavorare i municipi sui piani del commercio per la localizzazione delle postazioni su area pubblica”.
15 piani del commercio
Una mappa vera e propria dove vengono individuate le postazioni dei mercati, le edicole, i fiorai, le postazioni fuori mercato e le cosiddette rotazioni.
“Le rotazioni sono competenze del dipartimento – sottolinea Lucarelli – però sono previste nell’ambito dei 15 piani del commercio”.
Uno per municipio, realizzato al termine di un processo partecipato con conferenze dei servizi, polizia locale e le associazioni di categoria.
Municipi in ritardo
Undici hanno già “consegnato” il piano.
Altri quattro, invece, sono in ritardo.
“Ho scritto una lettera ai quattro municipi mancanti, I, II, III e X.
Hanno tempo fino al 31 gennaio per terminare il piano.
III e X dovrebbero chiudere nell’arco di dieci giorni. I e II procedono un poco a rilento ma stanno accelerando”.
Il bando
Ci sarà un bando “generale”, di riferimento e con le linee guida, e quindici bandi differenti, uno per municipio.
“Bisognerà sempre vedere se il bando tipo, sul quale abbiamo già lavorato, sarà conforme alle future linee guida nazionali – specifica Lucarelli – il bando sarà poi adeguato in base alle peculiarità dei territori.
Come detto, sarà il dipartimento a fare il bando sulle rotazioni, parliamo di circa 12.500 concessioni complessive”.
Un numero che, per forza di cose, è destinato a cambiare: “Le licenze a bando sono quelle basate sul numero finale sulle postazioni forniti dai municipi.
Potrebbe essere qualcuno in meno anche se nei primi undici municipi non ci sono riduzioni ma, soprattutto, ricollocazioni”.
La rivincita della Raggi
Virginia Raggi ha rivendicato quanto fatto in passato sul tema sottolineando, tra l’altro, che nessuna parte politica l’aveva appoggiata quando disapplicò l’ormai famoso “comma 4”.
“Ai tempi mi occupavo di altro – dice Lucarelli – quando siamo arrivati, avremmo potuto ritirare la direttiva che Raggi e il suo capo di gabinetto avevano fatto agli uffici di non proseguire per i rinnovi.
Non lo abbiamo fatto per aspettare che il Tar si esprimesse sul tema, cosa avvenuta a febbraio del 2022. Tra l’altro – specifica – proprio per la mia la formazione sono più per i bandi che per i rinnovi”.
I criteri del nuovo bando
Si attende, adesso, di capire quali saranno i criteri per le future assegnazioni.
“Voglio subito dire che prevederemo delle clausole di salvaguardia occupazionale per non perdere posti di lavoro.
Inseriremo, come altri bandi fino ad ora, premialità per l’imprenditoria giovanile under 35 e quella femminile”.
Si terrà ancora conto dell’anzianità, sia in termini di posteggio che di licenza.
“Seguiamo quanto indicato dal Tar ad agosto del 2022.
Ad esempio, non possiamo non tenere conto di operatori che, magari da 20 anni, lavorano nello stesso mercato ed hanno ormai la loro clientela di fiducia – spiega Lucarelli – spostarli dall’altra parte della città vorrebbe dire farli ripartire da zero. Tra l’altro, hanno spesso una clientela anziana”.
Licenze massime
Nel futuro bando, assicura l’assessora al commercio, si limiterà il fenomeno del subaffitto delle licenze.
“Ogni titolare dovrà avere un numero massimo di licenze – spiega – ci saranno controlli severi, come ad esempio sui pagamenti o la regolarità contributiva dei lavoratori”.
La “bacchettata” di Mattarella
Non solo la sentenza del Consiglio di stato.
A dare “forza“a Lucarelli ci sono le parole del presidente Mattarella il quale, senza girarci troppo attorno, ha bocciato le proroghe automatiche per gli ambulanti: “Mi chiedevo come avrebbe fatto il governo a non tenere conto di una sentenza del Consiglio di Stato così chiara – riprende Lucarelli – invece il Governo ha ripreso esattamente le stesse diciture che erano previste dal decreto del Governo Conte.
La lettera dl Quirinale è arrivata puntuale – conclude – per questo ringrazio il presidente Mattarella, ci aiuta a dare una linea che va verso la chiarezza e la trasparenza”.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 5 gennaio 2024 sul sito online “Roma Today”)