Prima l’approvazione del progetto, ora l’indizione della gara.
È partita la procedura per l’affidamento dell’appalto di progettazione esecutiva e realizzazione dell’intervento di raddoppio della tratta Valle Aurelia-Vigna Clara, del valore di 30 milioni di euro.
Si tratta del primo lotto del progetto che prevede la chiusura dell’anello ferroviario di Roma, il “grande raccordo dei treni”, che corre attorno al centro della città e si collega alla restante rete del trasporto pubblico.
La gara
La gara è stata indetta da Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, a seguito del parere positivo sul progetto da parte del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e della conclusione della conferenza di servizi.
Il progetto prevede la realizzazione del raddoppio di binario dell’attuale tratta Valle Aurelia-Vigna Clara, riattivata a giugno 2022 dopo trent’anni di attesa, comprensivo di tutte le attività relative alle opere civili, all’armamento ferroviario, agli impianti di trazione elettrica e delle altre tecnologie ferroviarie.
Più treni
Questi lavori permetteranno di soddisfare le richieste dei pendolari.
Già da prima della sua riattivazione, alcune associazioni avevano criticato la poca frequenza dei treni, uno ogni due ore.
Per questo gli utenti avevano da subito chiesto un incremento delle corse.
La realizzazione del nuovo binario, in aggiunta a quello esistente, “consentirà – dice Rfi in una nota – di incrementare il numero delle corse e di istituire un servizio metropolitano cadenzato”.
Chiusura dell’anello a rischio
Come detto, questa gara rappresenta il primo lotto del più ampio progetto di chiusura dell’anello ferroviario di Roma. Per il suo completamento manca la realizzazione dell’arco nord, la congiunzione tra Vigna Clara e Val D’Ala passando per Tor di Quinto.
Peccato che i fondi a disposizione, almeno attualmente, non permettano il completamento delle opere.
Mancano i fondi
Questa estate il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini ha definanziato proprio la tratta da 382 milioni prevista tra Vigna Clara e Tor di Quinto.
Sul piatto ce n’erano già 262, ma la rimodulazione delle risorse del Pnrr voluta dal ministro leghista – contenuta in un’informativa del Mit al Cipess che RomaToday al tempo ha potuto visionare – ne ha tolti 175.
E mentre dal Governo assicurano che i fondi ci saranno, anche Rfi sottolinea come il primo lotto della tratta Valle Aurelia – Vigna Clara costituisca “la prima fase funzionale (Lotto 1A) del complessivo intervento “Chiusura Anello ferroviario di Roma”, che ha l’obiettivo di potenziare l’offerta commerciale passeggeri nel nodo di Roma e creare un itinerario di gronda alla capitale per il traffico merci garantendo pertanto maggiore accessibilità al sistema ferroviario”.
Per la realizzazione dell’opera è stato nominato come nuovo Commissario straordinario di Governo Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 6 gennaio 2024 sul sito online “Roma Today”)