Le macerie nell’ex punto verde qualità Città del rugby
La bonifica dell’ex Punto verde qualità di Spinaceto può aspettare.
La richiesta, portata in aula Giulio Cesare da Fratelli d’Italia e sostenuta dall’opposizione di centrodestra, è stata rispedita al mittente per l’astensione di 20 consiglieri.
Una terra di nessuno
Il provvedimento, discusso il 10 gennaio in Campidoglio, era stato presentato all’indomani del ritrovamento di un uomo in fin di vita all’interno dell’area dell’ex Punto verde qualità.
Non è stato il primo caso di violenza avvenuto all’interno di uno spazio che doveva servire al rilancio del rugby e del pattinaggio ma che, invece, si è trasformato in una ferita aperta nel territorio ed in un buco nero per le casse di Roma Capitale.
“Quella è da anni una terra di nessuno e se non interveniamo, non possiamo poi lamentarci se in questa città avvengono episodi gravi, con morti e feriti” ha commentato il capogruppo di UdC- Forza Italia Marco Di Sefano, nel dichiarare il proprio sostegno all’atto presentato dai colleghi di Fratelli d’Italia.
“ll sindaco – ha aggiunto – deve intervenire per ripristinare nella zona condizioni di sicurezza e vivibilità per chi la abita”.
Bocciata bonifica e messa in sicurezza
Il provvedimento chiedeva di intervenire per disporre lo sgombero del complesso e per procedere “alla bonifica dell’intera area” dell’ex Punto verde qualità “ridotta ad un ricettacolo di rifiuti ed attualmente in una situazione particolarmente critica sotto il profilo igienico sanitario”.
Si chiedeva inoltre di metterla in sicurezza, data la vicinanza con delle scuole e con la zona abitata, predisponendo “una recinzione più robusta” in sostituzione di quella che è stata divelta.
Nel documento veniva auspicato anche un presidio delle forze dell’ordine, nelle more di “un progetto di recupero e di riqualificazione da avviare al più presto”.
La spiegazione della maggioranza
La maggioranza ha replicato astenendosi.
“Come commissione siamo al lavoro su un regolamento sui punti verde qualità e lo presenteremo presto.
Il dipartimento è già al lavoro e ci sono interlocuzioni con imprenditori che stanno presentando dei progetti” ha dichiarato Yuri Trombetti, il presidente della commissione patrimonio di Roma Capitale.
“Su questo tema – ha aggiunto Trombetti – siano quindi al lavoro e la bonifica è uno degli impegni che abbiamo preso.
Porteremo presto dei risultati” ha aggiunto prima di dichiarare l’astensione della maggioranza.
Prima arriverà quindi l’approvazione del regolamento sui punti verde qualità, ancora da discutere, poi l’eventuale bonifica.
“Ma noi con la nostra mozione non entravamo nel merito di cosa si farà in futuro di quell’area – ha replicato in aula la consigliera Mariacristina Masi, prima firmataria dell’atto portato in assemblea capitolina da Fratelli d’Italia – semplicemente chiedevamo il ripristino della sicurezza, ma prendiamo atto della volontà della maggioranza”.
Lo sgombero auspicato
La partita per ottenere lo sgombero dello spazio che, nel progetto originario, doveva essere una foresteria a disposizione di pattinatori e rugbisti, non è conclusa.
Lì, secondo l’ultimo sopralluogo effettuato dal comune, trovano dimora decine di persone tra rovine e cumuli di rifiuti.
“Ci auguriamo che il nostro incontro con il Prefetto, al quale abbiamo fatto presente l’urgenza di intervenire sortisca un effetto migliore del tentativo effettuato presso la maggioranza che governa Roma, totalmente sorda su questi temi – ha poi aggiunto Masi in una nota firmata insieme ai consiglieri municipali Massimiliano De Juliis e Laura Pasetti – Insisteremo fino al raggiungimento dell’obiettivo di ripristinare legalità e sicurezza nell’area, anche per la presenza di scuole nelle immediate vicinanze”.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo l’11 gennaio 2024 sul sito online “Roma Today”)