I ritrovamenti, già coperti, su via Taro
Strade romane, possibili murature pre-esistenti, catacombe. Ogni volta che Italgas o Terna buca il suolo sulla via Salaria, spunta fuori qualcosa. E il traffico impazzisce.
Tracciati di vie consolari risalenti all’epoca romana, murature che potrebbero risalire a chiese sotterranee.
Sulla via Salaria e nei suoi immediati dintorni il sottosuolo riserva spesso sorprese e negli ultimi mesi stanno emergendo frequentemente, perché il quadrante tra Villa Ada e i Parioli è interessato da diversi cantieri ad opera di società dei sottoservizi come Italgas e Terna.
I ritrovamenti archeologici sulla via Salaria
L’ultimo possibile ritrovamento è nel tratto di via Salaria tra via di Villa Ada e via Archiano.
Siamo attaccati al muro di confine del parco storico, a due passi dalla Chiesetta del Divino Amore che da prima dell’estate è in fase di restauro.
Venerdì 17 novembre gli operai che stanno scavando una “trincea” per conto di Italgas hanno dovuto fermarsi.
Ai loro occhi, infatti, sono apparse delle tracce di possibili murature, quasi del tutto occultate dalla terra che si trova subito sotto lo strato di asfalto che ricopre via Salaria.
Come spiegano bene dall’associazione “Osservatorio Sherwood”, la zona non è affatto povera di possibili sorprese.
Già a fine ‘800 archeologi come Mariano Armellini e Orazio Marucchi testimoniavano la presenza di una chiesa sotterranea, quella di San Saturnino.
Non solo: sembra ci siano, proprio in quel tratto, due edifici sotterranei vicini.
Uno a pianta sferica, l’altro quadrangolare, forse basiliche costruite sulla cripta di Crisanto e Daria, martiri cristiani sepolti nella catacomba di Trasone, localizzata sulla via Salaria all’altezza di via Yser.
Il precedente della “Salaria Vetus”
E ancora.
In via Taro, nel tratto tra via Lariana e via Salaria, sempre un cantiere di scavo di Italgas ha fatto venire fuori delle pre-esistenze già al vaglio della Soprintendenza.
I reperti sono stati momentaneamente coperti con alcuni teli bianchi, ma gli archeologi dell’ente dovranno portare a termine tutte le verifiche, catalogarli e decidere infine cosa dovranno fare i responsabili dei lavori.
Stessa cosa dovranno fare per il possibile ritrovamento di fronte a Villa Ada.
In entrambi i casi le manovalanze sono ferme e i lavori restano transennati ma sguarniti.
Un anno fa, durante un cantiere per interrare alcuni cavi a piazza Pitagora, si è verificata la scoperta finora più importante tra quelle citate: un tracciato di Salaria Vetus.
Il basolato riemerso dopo tanto tempo, insieme ai resti di una tomba sempre di epoca romana, era in condizioni perfette e ha visto la luce “grazie” ad un cantiere Terna che nella zona sta sostituendo tutta l’infrastruttura interrata sulla direttiva via Nomentana – Villa Borghese.
Cosa succede nel cantiere Terna
La deviazione stradale su via Panama
Ma i tecnici d Terna si sono ritrovati nelle stesse condizioni anche quest’anno.
Da tempo, infatti, è stato iniziato il lavoro che interessa l’incrocio di via Salaria con via Panama.
Un cantiere che comporta la deviazione del flusso di traffico nelle strade secondarie, con buona pace degli automobilisti che nelle ore di punta si trovano ad avere a che fare con ingorghi non da poco.
Il cantiere, però, come raccontava a ottobre anche il blog “Diario Romano”, è fermo proprio per altri ritrovamenti archeologici.
La scoperta è avvenuta però circa 800 metri dopo il punto in cui sta operando l’azienda, quindi tra viale Liegi e viale Regina Margherita.
Roma Servizi per la Mobilità ha deciso di chiudere molto prima la via Salaria per non far convogliare tutto il flusso su via Yser, rischiando il collasso.
Il municipio: “Le verifiche allungano i tempi”
“In zona ci sono diversi cantieri di Italgas – commenta l’assessora ai lavori pubblici del II municipio, Paola Rossi – e quello di Terna, ormai ben noto perché iniziato molti mesi fa da via Gramsci a viale Bruno Buozzi passando per piazza Pitagora, via Stoppani, viale Liegi e ora su via Salaria.
Ogni volta che si apre il suolo e ci sono pre-esistenze archeologiche, spesso già note, la Soprinendenza deve catalogare tutto.
E i tempi si allungano“.
Si allungano i tempi e diminuisce la pazienza di chi si sposta per lavoro o altri motivi.
C’è anche il Natale alle porte: “Mi sto coordinando con il Comune e con Terna – conclude Rossi – per interrompere il cantiere durante le festività, per creare minor disagio possibile agli automobilisti in un periodo molto intenso“.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 20 novembre 2023 sul sito online “Roma Today”)