Foto diffusa su “X”
L’ospedale Al-Shifa, a Gaza City, è di nuovo sotto attacco da parte dell’esercito israeliano.
L’operazione militare – la quarta contro la struttura dal 7 ottobre – è stata lanciata nella notte, sulla base di informazioni di intelligence che proverebbero la presenza di alti funzionari di Hamas all’interno dell’ospedale.
Secondo quanto riportato dal Times of Israel, le forze di sicurezza israeliane avrebbero preso il controllo della struttura e catturato 80 sospetti, ritenuti “agenti terroristici confermati“.
Durante l’incursione si sarebbe registrata una sparatoria partita “dall’interno del complesso ospedaliero“.
Le forze israeliane “hanno risposto al fuoco e hanno colpito i terroristi“, si legge nel comunicato diffuso dall’esercito e dallo Shin Bet (servizio di sicurezza interno).
L’Idf ha poi fatto sapere che diversi uomini armati di Hamas sono stati uccisi, e altri feriti, negli scontri a fuoco sul terreno dell’ospedale.
Tra gli israeliani, solo un soldato sarebbe “leggermente ferito“.
L’intelligence ha indicato che agenti di Hamas si sarebbero recentemente stabiliti nei locali dell’ospedale per utilizzarli come centro di comando.
30mila civili intrappolati nell’ospedale, “fuoco israeliano contro reparto chirurgia“
Intanto, 30mila civili – tra sfollati, pazienti e personale sanitario – sono intrappolati all’interno dell’ospedale.
Lo riporta l’emittente qatariota Al-Jazeera citando il ministero della Sanità di Gaza, che su Telegram ha riferito: chiunque “tenti di muoversi è bersagliato da proiettili di cecchini e quadcopter“.
Gli attacchi israeliani – lanciati anche contro l’edificio di chirurgia specializzata di Al-Shifa -avrebbero già provocato “martiri e feriti“.
In alcuni video diffusi sui social, si vedono alcuni civili che lasciano l’ospedale nella notte, prima dell’avvio dell’operazione militare di Israele.
In una dichiarazione rilasciata nella notte, l’esercito israeliano aveva affermato che le truppe presenti nell’ospedale erano state “istruite in anticipo sull’importanza di prevenire danni ai civili, ai pazienti, alle squadre mediche e alle attrezzature mediche” e che “le forze di sicurezza hanno parlato in arabo per facilitare la comunicazione con i pazienti e il personale“.
Il portavoce dell’Iesercito Daniel Hagari, aveva assicurato che si sarebbe trattato di “un’operazione di alta precisione in aree limitate dell’ospedale Shifa“.
L’esercito ordina ai civili di fuggire al Sud
Dopo aver preso il controllo dell’ospedale Al-Shifa, l’esercito israeliano ha ordinato agli abitanti di Gaza residenti a Rimal, quartiere di Gaza City, di fuggire a sud, sulla costa meridionale di Gaza, mentre le forze israeliane lanciano nuovi raid nell’area.
Avichay Adraee, colonnello e portavoce in lingua araba dell’Idf, ha diffuso una mappa delle zone che devono essere evacuate.
Ordine di evacuazione diffuso dall’Idf
Borrell: “Israele usa la fame come arma di guerra“
“A Gaza non siamo più sull’orlo della carestia, siamo in uno stato di carestia, che colpisce migliaia di persone“, ha affermato Josep Borrell, capo della politica estera dell’Unione Europea, all’apertura di una conferenza sugli aiuti umanitari per Gaza a Bruxelles.
“Questo è inaccettabile.
La fame è usata come arma di guerra.
Israele sta provocando la carestia“.
Previsti nuovi colloqui per una tregua
Secondo quanto riferisce Reuters citando un funzionario israeliano, nuovi colloqui sono previsti oggi nella capitale del Qatar, Doha.
A quanto si apprende, sarà il capo del Mossad David Barnea a guidare la delegazione di negoziatori: al centro la possibilità di una tregua di sei settimane e il rilascio di 40 ostaggi israeliani da parte di Hamas
Questa fase dei negoziati potrebbe però richiedere tempi lunghi; almeno due settimane, secondo le stime ufficiali, in quanto i delegati stranieri di Hamas potrebbero avere difficoltà nel comunicare con i membri del gruppo ancora presenti nell’enclave palestinese assediata da Israele.
(Articolo di Arianna Cerone, pubblicato con questo titolo il 18 marzo 2024 sul sito online “Today Mondo”)