Arriva in parlamento la storia dei cartelloni pubblicitari autorizzati nel 2017 dal Comune di Nettuno e “viziati” di illegittimità, tanto che sono sette anni che il bando deve essere annullato.
Eppure nessuno finora l’ha fatto.
È stato il deputato Filiberto Zaratti di Alleanza Verdi e Sinistra con una apposita interrogazione parlamentare a chiedere l’intervento del ministro dell’Interno sulla questione dei cartelloni pubblicitari per «garantire la correttezza e la trasparenza delle attività amministrative nel comune di Nettuno, con particolare riferimento al particolare settore delle affissioni pubblicitarie».
La storia dei “Gonfaloni”
Tutto inizia il 2 febbraio 2017 quando l’agenzia pubblicitaria «Next.4.0» ha presentato all’allora sindaco di Nettuno Angelo Casto una proposta per istallare su 600 cartelloni pubblicitari, nella forma di impianti banner bifacciali, anche nel centro della città, benché soggetta a doppio vincolo paesaggistico.
«La proposta – spiega il deputato – non ha tenuto conto del notevole impatto ambientale provocato da 1.200 banner pubblicitari istallati in 22 vie della città, per i quali non è stato ritenuto obbligatorio acquisire non solo la preventiva ed obbligatoria autorizzazione paesaggistica, ma anche l’autorizzazione».
La giunta comunale ha approvato la deliberazione n. 40 del 2017 con cui ha dato avvio al cosiddetto «bando dei gonfaloni», che il successivo 27 giugno è stato aggiudicato alla «Next»: il bando prevedeva una offerta di partecipazione agli introiti del comune, ma la «Next» aggiudicataria, ha offerto il 6 per cento, rispetto al 10 per cento offerto invece da una ditta concorrente.
«Il 5 dicembre 2017 lo stesso dirigente Luigi D’Aprano che aveva espresso parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della deliberazione n. 40 del 2017 e che ha presieduto la commissione aggiudicatrice, ha comunicato il diniego dell’autorizzazione all’installazione dei gonfaloni in quanto consentiti dal regolamento solo in via transitoria, senza però annullare contestualmente il bando dei gonfaloni», prosegue l’interrogazione.»
L’ordinanza del Tar
«La «Next» ha impugnato il diniego al Tar del Lazio che con sentenza n. 4796 del 2018 ha rilevato che il comune di Nettuno non aveva ritenuto «in alcun modo di dover previamente agire in autotutela sulla gara espletata» ed ha annullato «il provvedimento impugnato, chiedendo all’amministrazione comunale di riesaminare l’istanza della ricorrente secondo i principi suindicati»;
Il «riesame» avrebbe dovuto comportare l’annullamento sia della deliberazione di giunta n. 40 del 2017 che il conseguente bando di gara, dal momento che entrambi prescrivevano il rispetto del regolamento di pubblicità: «Il comune non ha ottemperato, e il Tar del Lazio ha nominato due commissari ad acta».
Non solo: con nota prot. n. 51023 del 7 agosto 2023, trasmessa peraltro alla Soprintendenza statale sbagliata, il comune di Nettuno ha rilasciato una autorizzazione paesaggistica in forma semplificata per 31 banner pubblicitari che sarebbe piena di vizi di legittimità.
Con ordinanza n. 19234 del 2023 il Tar ha disposto la sostituzione del secondo commissario ad acta con il Capo del Dipartimento affari interni e territoriali del Ministero dell’interno. L’ordinanza precisa che, ai fini dell’esecuzione di ottemperanza alla sentenza n. 4796 del 2018, fra i provvedimenti che il commissario ad acta può assumere c’è anche quello in autotutela di «annullamento o revoca, con le necessarie garanzie di partecipazione al procedimento e correlative misure indennitarie o risarcitorie»;
L’ordinanza autorizza anche il commissario straordinario del comune di Nettuno Antonio Reppucci, ad annullare il «bando dei gonfaloni» nelle veci della Giunta comunale.
La richiesta di annullamento
In forza della suddetta ordinanza l’arch. Rodolfo Bosi, che ha seguito all’epoca la vicenda della «Next» a nome della associazione «Verdi Ambiente e Società» (VAS) con 11 istanze a partire dall’ottobre del 2017 fino al gennaio del 2020, ha chiesto l’annullamento del «bando dei gonfaloni» dapprima al commissario straordinario del comune di Nettuno, dott. Antonio Reppucci (con nota del 10 febbraio 2024) e poi al Commissario ad acta prefetto dott. Claudio Palomba (con nota del 12 febbraio 2024).
L’interrogazione chiede «se il Ministro interrogato non ritenga di assumere le iniziative di competenza, anche per il tramite dell’attuale commissario straordinario dott. Antonio Reppucci o del Commissario ad acta per garantire la correttezza e la trasparenza delle attività amministrative nel comune di Nettuno, con particolare riferimento al particolare settore delle affissioni pubblicitarie».
(Articolo di Bruno Fabbri, pubblicato con questo titolo l’11 marzo 2024 sul sito online del quotidiano “il Caffè.tv ANZIO/NETTUNO”)
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