“Io sono a favore del termovalorizzatore di Roma ma non di quelle dimensioni.
Realizzare un impianto che brucia 600mila tonnellate di talquale vuole dire che sull’economia circolare la sinistra predica bene, ma razzola male.
Invece un dimensionamento diverso può aiutare l’economia circolare“.
Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, nella conferenza stampa di bilancio del primo anno della sua giunta.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha adottato questa scelta impiantistica grazie ai poteri commissariali che gli sono stati conferiti dall’ex governo Draghi e confermati da Meloni, che ha lo stesso colore della giunta Rocca.
Tuttavia, il governatore del Lazio non intende fare pressioni sul governo perché induca Gualtieri a un ripensamento sul dimensionamento dell’impianto e men che meno perché venga rimosso dall’incarico: “Io dialogo col governo ma la decisione del commissario di costruire il termovalorizzatore da 600mila tonnellate era già stata presa prima del mio arrivo, c’era una progettazione in corso” ha spiegato Rocca.
“Ho rappresentato a Gualtieri le mie riserve, lui ha una visione diversa e ha la responsabilità di questa scelta agli occhi dei cittadini di Roma, ma io non ho altri strumenti.
A meno che non si voglia fare riferimento a sollevare il commissario e farne uno nuovo ma questo non lo vuole nessuno per evitare inutili fratture“.
Verso un nuovo piano rifiuti
E proprio di impiantistica necessaria a chiudere il ciclo rifiuti sul territorio parla l’ultima memoria di giunta firmata dall’assessore ai Rifiuti Fabrizio Ghera, che per quanto appartenente alla corrente ambientalista del partito di Meloni, non ha di fatto mai espresso apertamente posizione contrarie.
Nell’atto si ribadiscono alcune linee guida per apporre modifiche al piano rifiuti del 2020.
“È interesse della Regione – si legge – che la chiusura del ciclo dei rifiuti sia conseguita avendo riguardo al relativo impatto sulle province del Lazio affinché ciascuna provincia possa conseguire l’autosufficienza e chiudere il ciclo dei rifiuti nel proprio ambito territoriale“.
Nulla in realtà di nuovo né di diverso rispetto a quanto troviamo nel piano regionale vigente, dove tra i principi cardine c’è proprio la chiusura del ciclo rifiuti all’interno degli Ato (Ambiti territoriali ottimali).
E ovviamente anche il necessario incremento della raccolta differenziata sui territori.
Quel che appunto salta all’occhio rispetto a un atto che nulla aggiunge di sostanziale alla materia, è piuttosto un via libera “politico” al termovalorizzatore di Roma da parte dell’assessore Ghera.
Sempre in bilico, così come Rocca del resto, tra la necessità di gestire le proteste dei sindaci contrari all’impianto sui territori della provincia, e la scelta, avallata dallo stesso governo Meloni, di lasciare a Gualtieri carta bianca sul tema.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 21 marzo 2024 sul sito online “Roma Today”)