L’Associazione Carteinregola chiede all’Assemblea Capitolina di rinviare la discussione e la votazione della Proposta di Delibera con le Modifiche al Piano Regolatore, inserita all’ODG del 28 marzo e slittata alla seduta del prossimo 4 aprile dalle ore 10,00 alle ore 15,00 (con sospensione dalle 13,00 alle 13,30), e di mettere in atto gli “idonei processi di partecipazione e informazione dei cittadini” prescritti dalla Regione Lazio PRIMA DELL’ADOZIONE delle varianti urbanistiche.
Nel giugno 2023 la Giunta Gualtieri ha approvato la Proposta di Delibera 120/23 Adozione della variante parziale alle Norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale vigente [1], inserita in “ODG e proposte” dell’Assemblea Capitolina, e passata all’esame della Commissione Urbanistica nei mesi di novembre /dicembre, con una serie di audizioni, promossa dal Presidente Tommaso Amodeo di rappresentanti di categorie, ordini professionali e associazioni, tra le quali Carteinregola, che hanno mandato le proprie osservazioni.
Carteinregola da tempo sollecita l’Amministrazione a varare un’ampia campagna informativa, così che le modifiche siano portate a conoscenza non solo degli addetti ai lavori e delle categorie interessate ma di tutta la cittadinanza, dato che riguardano decisioni che, come per molte delle scelte urbanistiche, hanno impatti diretti sulla qualità della vita delle persone e sulla tutela del patrimonio collettivo.
Invece la delibera è finita all’ODG dell’Assemblea del 28 marzo scorso, potremmo dire “alla chetichella”, senza che si sia svolto quel dibattito con la città che peraltro era stato annunciato dallo stesso Partito Democratico di Roma sulle modifiche delle NTA che riguardavano B&B e affini [2].
Ma soprattutto, vogliamo sottolineare che la stessa Regione Lazio, nel recente passaggio di competenze urbanistiche a Roma Capitale, ha previsto che, prima dell’adozione in Assemblea Capitolina delle varianti al Piano Regolatore, si svolga una “consultazione degli enti pubblici e delle organizzazioni sociali, culturali, ambientaliste, economico-professionali e sindacali interessate, garantendo, comunque, idonei processi di partecipazione e informazione dei cittadini”[3], quindi l’informazione e la partecipazione devono avvenire prima del voto in Assemblea, ritenendo non risolutive, rispetto alle indicazioni della legge regionale, le consultazioni svolte nelle audizioni.
Chiediamo quindi ancora una volta che la proposta di Delibera sia portata in Assemblea solo dopo che l’Amministrazione abbia garantito alla cittadinanza la necessaria informazione, con incontri pubblici e anche con spazi web dedicati [4].
E’ stata lanciata da un paio di settimane la campagna pubblicitaria per far conoscere la nuova piattaforma “Romasitrasforma” [5] dedicata alle trasformazioni urbane in corso e previste: perché non utilizzare il nuovo portale uno strumento di informazione e partecipazione per rendere una materia così complessa ma così importante per le ricadute sulla vita dei cittadini, un tema accessibile e comprensibile a tutti?
Carteinegola sarà in Assemblea Capitolina alla seduta di giovedì 4 aprile dalle ore 10,00 alle ore 15,00 (sospensione dalle 13,00 alle 13,30), come presidio di dissenso silenzioso.
Gruppo Urbanistica Carteinregola
> Vai a Modifiche al Piano Regolatore, le osservazioni di Carteinregola)
scarica il PDF con le osservazioni di Carteinregola
Il Webinar di Carteinregola con le osservazioni presentate alla Commissione Urbanistica e pubblicate sul sito, in collaborazione con l’associazione Bianchi Bandinelli
NOTE
[1] 102a Proposta (D.G.C. n. 53 del 13 giugno 2023) Adozione, ai sensi dell’art. 10 della Legge n. 1150/42 e L.R. n. 19/2022, della variante parziale alle Norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale vigente, PROPOSTA DI DELIBERAZIONE – Variante parziale al PRG vigente Revisione delle Norme Tecniche di Attuazione Relazione 13 giugno 2023 Variante parziale al PRG vigente Revisione delle Norme Tecniche di Attuazione Allegato A alla Proposta di Deliberazione 13 giugno 2023
[2] L’unica occasione di dibattito pubblico promossa da forze della maggioranza ci risulta quella organizzata da Roma Futura, l’8 febbraio 2024, a cui sono state invitate varie realtà della città e a cui ha partecipato anche il Presidente della Commissione Urbanistica Amodeo (Vedi la diretta FB )
[3] legge Regione Lazio 19/2022 23 novembre 2022
comma 62. Le varianti di cui al comma 61 sono adottate dall’Assemblea capitolina, previa consultazione degli enti pubblici e delle organizzazioni sociali, culturali, ambientaliste, economico-professionali e sindacali interessate, garantendo, comunque, idonei processi di partecipazione e informazione dei cittadini. Le varianti adottate sono depositate presso la segreteria comunale in libera visione al pubblico, dandone avviso nei modi stabiliti da Roma Capitale. Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso di deposito, chiunque può presentare osservazioni. Nei successivi sessanta giorni l’Assemblea capitolina si esprime sulle osservazioni presentate e approva le varianti apportando le modifiche conseguenti al recepimento delle osservazioni ritenute accoglibili. Le varianti approvate sono pubblicate sull’albo pretorio di Roma Capitale, dandone notizia sul relativo sito istituzionale, e acquistano efficacia il giorno successivo a quello della loro pubblicazione. https://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9449&sv=vigente
[4] Nella Relazione allegata alla Proposta di delibera si distinguono le “attività di revisione della normativa tecnica in due fasi”, individuando nella prima fase le modifiche oggetto della attuale Proposta, che interverrebbero sulle Norme Tecniche di Attuazione per “l’adeguamento e all’attualizzazione delle stesse rispetto alla normativa sovraordinata statale e regionale, alla semplificazione procedurale in particolare per le parti consolidate e da riqualificare della città”, e in una fase successiva “ulteriori interventi di verifica di compatibilità degli interventi, tra cui il riesame di alcune componenti del sistema normativa, ad esempio la programmazione dei Servizi” che si presuppone comporti interventi più capillari e ragionati che modificano più profondamente il PRG. Tuttavia noi riteniamo che tale presentazione sia fuorviante, in quanto anche le modifiche della prima fase possono mutare profondamente il PRG di Roma e di conseguenza la direzione impressa alle trasformazioni e il futuro della città e dei suoi abitanti, e che per questo debba essere oggetto di informazione e condivisione prima dell’adozione da parte dell’Assemblea Capitolina.
[5] vedi Romasitrasforma, il portale del Comune per raccontare le trasformazioni urbane 17 marzo 2024
(Articolo pubblicato con questo titolo il 2 aprile 2024 sul sito online dell’associazione “carteinregola”)
*******************
L’UNESCO E IL CUSCINETTO DI ROMA
Nota a cura di Lorenzo Grassi (Osservatorio Sherwood)
“Un’area di territorio che deve garantire un livello di protezione aggiuntiva ai beni riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
Così l’Unesco, nelle Linee guida operative per l’applicazione della Convenzione sul Patrimonio Mondiale del 1977, definisce la Buffer Zone (definita in italiano anche come Zona di rispetto, cuscinetto o tampone).
Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco (World Heritage Committee) durante la sua 45ma Sessione estesa tenuta a Riad in Arabia Saudita dal 10 al 25 settembre 2023 ha approvato la proposta di Buffer Zone in ampliamento del sito Unesco “Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo fuori le Mura”.
Si tratta dell’ultima tappa di un processo iniziato nel 1980 con l’inclusione del Centro storico di Roma, nei confini entro le Mura, nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, e proseguito nel 1990 con l’inclusione delle proprietà extraterritoriali della Santa Sede che si trovano nel Centro storico, esteso alle Mura di Urbano VIII.
La proposta della Buffer Zone del sito di Roma – per complessivi 5.893,83 ettari (di cui 5.887,09 pertinenti all’Italia e 6,74 alla Santa Sede) – era stata invece sottoposta alla Commissione Unesco nel gennaio 2020.
Al momento dell’inclusione del Centro storico di Roma nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, infatti, le zone di rispetto non erano contemplate; ma in seguito la loro definizione e istituzione è stata richiesta con forza dall’Unesco (tanto che ora sono previste come condizione nelle nuove candidature).
È da segnalare anche che, dal Memorandum di Vienna del 2005 in poi, la “gestione dell’integrità del profilo urbano” è considerata a tutti gli effetti una priorità.
Nelle Linee guida operative per il potenziamento della Convenzione sul Patrimonio Mondiale, varate dall’Unesco nel 2011, si spiega che la Buffer Zone – che circonda la Core Zone dei siti – mira a “fornire un ulteriore livello di tutela” e a “garantire la salvaguardia dell’immediato sfondo, delle principali visuali e di altre caratteristiche strutturali e funzionali del sito”.
Il tutto tramite la “promozione e attuazione di normative specifiche per la protezione di bene”.
Così il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, nell’approvare la Buffer Zone romana, ha raccomandato agli Stati Parte (Italia e Vaticano) di:
a) completare il Piano di gestione del sito con la massima urgenza e presentarlo al Centro del Patrimonio Mondiale per la revisione da parte di ICOMOS;
b) fornire dettagli su come e quando le delimitazioni della nuova Buffer Zone verranno trascritte nelle normative locali e nazionali esistenti per conferire uno status giuridico ai suoi confini;
c) integrare nel meccanismo di gestione l’applicazione sistematica della Valutazione di impatto sul Patrimonio per qualsiasi piano e progetto che possa incidere sul valore universale eccezionale del sito.
Link a documentazione UNESCO
https://whc.unesco.org/en/decisions/8361/
https://whc.unesco.org/archive/2023/whc23-45com-8B-en.pdf
https://whc.unesco.org/archive/2023/whc23-45com-inf8B1-en.pdf
N.B. – Nella variante delle N.T.A. del P.R.G. di Roma dovrebbero essere aggiunte anche le misure di tutela della zona buffer del centro storico del Comune di Roma