Via Comano nel III municipio
Erba incolta nelle aree verdi e cespugli alti come persone adulte sui marciapiedi.
Una vera e propria giungla capitale, come documentato in più quartieri anche da RomaToday.
Per questo motivo le opposizioni in assemblea comunale hanno chiesto la convocazione di una commissione trasparenza alla presenza di tutti gli assessori municipali e degli uffici dipartimentali.
Il risultato?
I fondi sono pochi e per l’accordo quadro nuovo per sfalcio e diserbo bisognerà aspettare il 2024.
La buona notizia, però, è che fatti salvi due municipi (il II e il V), il diserbo meccanico sta ripartendo o è ripartito ovunque, anche se le risorse sono minime.
Lo stato dell’arte sul diserbo dei marciapiedi a Roma
A illustrare lo stato dell’arte rispetto alla gestione del verde e in particolare agli interventi di diserbo stradale è Valerio Barletta, direttamente dallo staff dell’assessora competente Sabrina Alfonsi.
Il quadro è quello di una città che fa – incredibilmente – i conti con risorse ridotte rispetto ad altre grandi città italiane e che ancora oggi è alle prese con un bando descritto come macchinoso, difficile da espletare e non totalmente risolutivo messo a punto dalla giunta Raggi nel 2020.
“La gara a 16 lotti per il diserbo (uno centrale per la viabilità principale e gli altri per i municipi – spiega Barletta, ai tempi di Marino minisindaco del XIV – è frutto della scelta politica della precedente amministrazione che ha tolto la gestione ad Ama per andare a reperirla sul mercato libero.
La gara, faticosissima, si è conclusa solo a giugno 2022 e ha visto arrivare proposte da centinaia di aziende per ogni lotto, molte delle quali giudicate negativamente a causa di ribassi anomali.
Ancora oggi si registrano difficoltà da parte dei territori che si sono visti investire di compiti nuovi, senza avere risorse ulteriori“.
Dal diserbo meccanico al diserbo chimico
Fin qui una narrativa arcinota, ripetuta più e più volte anche dagli stessi municipi per giustificare la giungla diffusa.
“Siamo partiti organicamente a fine estate 2022 – continua Barletta – con diserbo meccanico in tutta la città con risultati buoni anche a livello di spesa, dopodiché con le risorse del 2022 la scelta nostra e dei municipi è stata di fare un diserbo chimico più diffuso, tramite l’impresa del lotto 16.
Si tratta dell’irrorazione di un prodotto sulla pianta infestante ricresciuta sul marciapiede per seccarne le radici e in questi giorni il maggiore effetto lo vediamo sul Lungotevere, con un intervento fatto due settimane fa“.
L’assessorato: “Cambieremo il bando, le risorse saranno divise diversamente“
Una delle rivendicazioni principali da parte degli assessorati municipali è quella relativa alle risorse.
Troppo poche e soprattutto suddivise in maniera impropria, senza tenere conto dell’estensione territoriale.
Su questo, promettono dall’assessorato capitolino, ci sarà una piccola grande svolta: “Lavoriamo affinché avvenga per chilometri lineari, in percentuale – conferma Barletta – quindi tenendo conto che per esempio il VI gestisce 514 km e l’VIII 121 km e nel mezzo ci sono tutti gli altri.
Come dipartimento centrale gestiamo 1.284 km di viabilità principale, i municipi ne hanno 3.891 e quindi in totale parliamo di ben 5.175 km, non proprio poco.
Inoltre, in futuro vogliamo considerare il lavoro non solo in base al chilometro lineare ma anche in base ai passaggi che vengono fatti: c’è una certa differenza tra via Damiano Chiesa (lunga 1,2 km, zona Balduina, ndr) e via della Pineta Sacchetti, dove in questi giorni stiamo intervenendo su un doppio ciglio, doppia complanare e una corsia preferenziale centrale per un’estensione di 5 km“.
In II municipio fondi non ancora impegnati
Senza voler fare “buoni e cattivi”, Barletta non può però fare a meno di indicare due municipi che non hanno ancora impegnato gli scarni fondi a disposizione per il diserbo.
O meglio: il II, quello dei Parioli e San Lorenzo, non lo ha ancora fatto (“ma so che dalla presidente Del Bello all’assessore Fabiano c’è stata già una sollecitazione sulla nuova direzione perché accada presto“) mentre il V lo ha fatto il 16 maggio.
Negli altri municipi, a quanto pare, il diserbo meccanico è invece partito in questi giorni “e anche sulla viabilità principale“.
L’assessore del II, Rino Fabiano, prova a schermirsi: “Partiremo nei prossimi giorni anche noi – promette – ma voglio ricordare che con la Raggi si era creato un problema di non poco conto.
Siamo pronti, ma bisogna capire se le ditte vincitrici siano in grado di operare.
Abbiamo 35.000 alberi sul nostro territorio, questo va messo in conto quando si parla di diserbo“.
L’allarme dei territori sui fondi insufficienti: “E con Ama si lavorava meglio“
L’assessora del VII, Estella Marino: “Noi abbiamo 130.000 euro – spiega – e abbiamo dovuto integrare.
L’appalto è uguale per tutti e quindi le lavorazioni fattibili sono quelle riportate nel capitolato.
I fondi sono un problema, perché se si deve ripassare più volte perché l’erba ricresce, il costo raddoppia“.
Stessa musica dall’VIII, dove l’assessore Centorrino fa sapere che “avevamo 187.000 euro, li abbiamo quasi spesi tutti, ce ne rimangono 15.000 che sono stati impegnati da poco per il diserbo.
Non bastando queste somme abbiamo fatto una gara da 213.000 euro e adesso aspettiamo l’esito per riprendere le operazioni.
Quando era tutto in mano ad Ama le cose funzionavano anche perché c’era un unico interlocutore“.
In III, quello di Montesacro, l’assessore Matteo Zocchi spera di arrivare a 330.000 euro con l’aiuto del Comune: “Al momento, con risorse nostre spostate sul diserbo – spiega – siamo arrivati a 230.000 euro circa partendo da un accordo quadro finanziato con 91.000 euro.
Si chiuderà il 31 dicembre 2023, l’ultimo ordinativo per la ditta lo farò quindi entro quella data“.
Interventi su 4 assi principali: ecco quali sono
Nelle prossime settimane gli operai della ditta del lotto 16, quello comunale, interverranno su 4 assi principali: il primo va da via dei Monti Tiburtini a via Casilina passando per via Fiorentini, via della Serenissima e via Tor de’ Schiavi, il secondo da via della Pineta Sacchetti a via Isacco Newton passando per Circonvallazione Cornelia, il terzo è quello di via Appia da Capannelle a San Giovanni e il quarto è tutto Lungotevere in entrambe le direzioni.
I municipi, ovviamente, si aspettano nuove risorse nell’assestamento di bilancio: “La vicesindaco e assessora al bilancio Scozzese – dichiara poi Barletta – ci sta lavorando, speriamo sia possibile dare di più ma lo faremo evidentemente solo con chi ha impegnato e speso le risorse, non con gli altri“.
Infine, Barletta fa sapere che per vedere operativo il nuovo accordo quadro, quello targato 100% dalla giunta Gualtieri, bisognerà aspettare “la primavera del 2024“.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 17 maggio 2023 sul sito online “Roma Today”)