Stazione Termini. Foto d’archivio.
Coprire la distanza che separa il centro dalla periferia in sella ad una bici.
E’ questo l’obiettivo a cui l’amministrazione cittadina sta lavorando.
Un risultato che, al momento, assume la forma di un provvedimento: una delibera d’iniziativa consiliare che, nella giornata del 12 maggio, ha incassato il via libera da quattro commissioni comunali.
Da Termini a Tor Vergata
L’idea da cui sono partiti i consiglieri che hanno approntato la proposta, è quella di realizzare “un vero percorso ciclopedonale che potesse legare l’area dell’Expo con il centro di Roma ed in particolare la stazione Termini, la porta della città – ha premesso l’ex sindaca Virginia Raggi, oggi presidente della commissione Expo – per farlo è possibile lavorare su percorsi già esistenti, che passano ad esempio per il parco degli acquedotti e Tor Fiscale, ed in parte sui lotti previsti dal Grande raccordo anulare delle bici”.
Verrebbero connessi tra loro attraverso un percorso che possa toccare anche “i punti d’interesse archeologico e culturale”, come quelli che fanno parte del parco dell’Appia Antica.
Portare i turisti in periferia
“Tor Vergata è una periferia attualmente poco servita – ha ricordato il presidente della commissione mobilità Giovanni Zannola – e l’unica piccola infrastruttura ciclabile della zona si esaurisce all’interno dello stesso quartiere.
Il nostro progetto, sicuramente ambizioso, è di realizzare un collegamento ciclopedonale che possa unire Tor Vergata con il resto della città, anche attraverso un itinerario turistico”.
Ma non solo.
Perché, l’intenzione dichiarata da Raggi e Zannola e condivisa dagli altri consiglieri di maggioranza ed opposizione, è quella di realizzare un percorso anche a prescindere dai flussi turistici che potranno essere garantiti dall’Expo2030.
L’opera, infatti, verrebbe realizzata anche nel caso la scelta degli ispettori del BIE (Bureau International des Expositions) non dovesse ricadere su Roma.
Un tragitto di 15 chilometri
Il percorso, di circa quindici chilometri, si andrebbe a sviluppare coinvolgendo essenzialmente il territorio del municipio I e del municipio II.
“Da porta San Sebastiano – è stato spiegato dai tecnici comunali che ci stanno lavorando – proseguirebbe per il parco della Caffarella fino a Tor Fiscale dove poi andrebbe ad intercettare un tratto del GRAB” per poi spingersi fino alla zona di Nuova Tor Vergata, a poca distanza dalle Vele di Calatrava.
Il tragitto è ancora in una fase di studio e, com’è stato chiesto da vari consiglieri, dovrà essere in sede protetta.
A prescindere da Expo2030
“E’ una grandiosa opportunità, sia da un punto di vista culturale che sotto il profilo della sostenibilità, che permetterebbe tra l’altro di collegare ulteriormente il cuore pulsante della città con l’area di Tor Vergata, fortemente popolata e in cui insistono importanti strutture quali il polo universitario, il Policlinico, il Cnr e l’Agenzia Spaziale Italiana” hanno ribadito Raggi e Zannola a margine della commissione congiunta.
“Confidiamo, adesso, in una rapida calendarizzazione della proposta in vista dei lavori d’aula: l’obiettivo è quello di impegnare l’amministrazione – hanno aggiunto i due consiglieri – a portare avanti questo progetto indipendentemente da Expo e, comunque, ben prima del 2030, in un’ottica di riqualificazione del quadrante di Tor Vergata”.
Ciclabile EXPO TOR VERGATA
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 12 maggio 2023 sul sito online “Roma Today”)