Una legge per cambiare dal basso il modello dei rifiuti e liberare le strade della capitale dalla spazzatura affidando ai municipi il controllo sull’Ama.
È l’iniziativa dell’associazione Zerowaste Lazio, che ha lanciato la campagna “Liberiamo Roma” per raccogliere le firme e portare la delibera in assemblea capitolina.
I primi stand apriranno il 25 aprile a parco Sangalli a Torpignattara, parco degli Acquedotti, piazzale porta San Paolo e allo storico centro sociale Brancaleone a Montesacro: a presentarli è Massimo Piras, presidente del movimento nazionale Legge rifiuti zero, di cui fa parte Zerowaste.
E altre associazioni.
La delibera popolare è infatti lo strumento di comitati, sindacati e cittadini per scavalcare i propri rappresentanti politici e garantire un servizio primario come la raccolta dei rifiuti: non a caso la delibera ha già il sostegno di sindacati (Uil), municipi (I, II e VIII) e molte associazioni ambientaliste e civiche.
In sostanza si è formato un comitato partito dal basso che in pochi giorni ha riunito più di cento adesioni e che dopo il 25 aprile continuerà con giornate di mobilitazione come il Firma day: una nemesi per il 5Stelle che compie tre anni di governo a Roma.
E che ora dovrà fare i conti con una mobilitazione dal basso che punta a decentrare ai municipi il controllo su Ama e riorganizzare la governance dell’azienda comunale decentrandola in 15 strutture municipali.
Infine, secondo la delibera, le associazioni gestirebbero con Ama e i municipi le attività di riuso e i rifiuti già differenziati, con impianti di riciclaggio e compostaggio in ogni municipio salvo il centro storico. Gli indifferenziati, fuori città.
“La gestione decentrata e partecipata – spiega Massimo Piras presidente del movimento nazionale Rifiuti Zero – vede insieme cittadini, lavoratori Ama, sindacati e municipi“.
(Articolo di Salvatore Giuffrida, pubblicato con questo titolo il 24 aprile 2019 su “la Repubblica”)