La quarta sezione del Consiglio di Stato ha respinto con sentenza i ricorsi degli ambientalisti contro il termovalorizzatore di Santa Palomba.
A presentarli l’associazione Promozione sociale verdi ambiente e società, la Casale Certosa, e il comitato ‘No inceneritore Santa Palomba’.
Una conferma di quanto già deciso dal Tar in primo grado.
I giudici di palazzo Spada ritengono infondate tutte le motivazioni del ricorso, sia quelle nel merito che riguardano la supposta necessità di un impianto di incenerimento dei rifiuti per migliorare il ciclo romano, che quelle nel metodo, legate ai poteri decisionali di Gualtieri commissario straordinario.
Le ragioni dei giudici
Per le prime, la scelta del termovalorizzatore viene considerata, si legge in sentenza, “rispettosa della gerarchia dei rifiuti perché riduce in modo significativo il conferimento in discarica“, perché “incrementa l’attività di recupero (energetico)“, e perché “attua l’autosufficienza e la prossimità territoriale nello smaltimento e nel recupero dei rifiuti” oltre a rispettare “il principio della gestione dei rifiuti senza pregiudizio per l’ambiente” dato il “minor impatto ambientale connesso alle attività di trasporto dei rifiuti“.
“Né può contestarsi – è scritto ancora nel dispositivo – l’insufficienza delle percentuali di riciclaggio previste dal piano (il piano rifiuti di Roma Capitale, ndr) per inferire l’illegittimità della scelta di realizzare l’inceneritore“, dal momento che “gli obiettivi di riciclaggio devono essere ragionevoli e sostenibili e il loro mancato raggiungimento nel tempo non fa comunque venir meno l’obbligo di potenziare le altre misure, quali quelle di recupero, anche energetico“.
“Nessun contrasto con il piano regionale“
Per le seconde ragioni invece, quelle legate all’iter amministrativo seguito dal sindaco in qualità di commissario al Giubileo, il Consiglio di Stato evidenzia “la portata non vincolante dei piani regionali, alla luce dei poteri di deroga attributi al commissario straordinario“.
Senza contare che la stessa Regione Lazio ha dato in realtà il suo via libera al piano rifiuti romano con un parere positivo rilasciato in sede di Vas (Valutazione ambientale strategica) a settembre 2022, senza evidenziare contrasti di sostanza tra i due testi.
E ancora “nella recente relazione del 8 marzo 2023 inviata alla Struttura di missione per le procedure di infrazione della Presidenza del Consiglio dei ministri, già menzionata, la Regione chiarisce in modo lineare la conformità del Piano non solo agli obiettivi di quello regionale ma anche a quelli del Piano nazionale, anche con specifico riferimento al rispetto del principio comunitario della gerarchia dei rifiuti“.
Senza contare che, scrivono i giudici, “lo straordinario afflusso di pellegrini atteso in occasione dell’evento giubilare e la necessità di approntare misure straordinarie per fronteggiare il prevedibile incremento della produzione di rifiuti, in un contesto peraltro caratterizzato da notorie criticità, ha giustificato la riallocazione della funzione dal livello regionale a quello statale“.
“Grande vittoria per Roma e per il Lazio“
“Una grande vittoria” per il vice presidente Pd del IX municipio, Augusto Gregori.
“La realizzazione del termovalorizzatore non rappresenta solo una soluzione al problema dei rifiuti, ma anche un’occasione per lo sviluppo del territorio di Santa Palomba e di tutta la zona” dichiara.
“La costruzione e la gestione dell’impianto permetteranno infatti la creazione di nuove opportunità di lavoro per la popolazione locale anche attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture e la riqualificazione di quelle esistenti, a beneficio di tutta la comunità” continua Gregori.
“Sarà un termovalorizzatore all’avanguardia, realizzato con le migliori tecnologie disponibili e nel rispetto dei più rigorosi standard ambientali.
Le emissioni saranno controllate e monitorate costantemente per garantire la massima tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
È un passo avanti importante verso un futuro più sostenibile per Roma e per il Lazio.
Avremo un aiuto concreto nel ridurre la quantità di rifiuti conferiti in discarica, nel recuperare energia e diminuire l’inquinamento atmosferico“.
(Articolo di Ginevra Nozzoli, pubblicato con questo titolo il 10 febbraio 2024 sul sito online “Roma Today”)