La folla al concerto di Travis Scott
Il mega concerto di Travis Scott del 7 agosto, che si è tenuto al Circo Massimo, avrebbe causato delle lesioni permanenti alla Torre della Moletta.
A farlo sapere, riportato da Il Tempo, è l’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Per questo motivo il dibattito, già molto acceso in estate, ha ripreso abbrivio e la Lega chiede tutela per il sito archeologico.
Il concerto di Travis Scott e i danni al Circo Massimo
Cinque mesi fa il concerto del rapper statunitense Travis Scott aveva fatto molto discutere.
Le vibrazioni sprigionate dalla folla presente avevano generato un mini-terremoto, percepito a chilometri di distanza.
Un effetto potenzialmente dannoso per un’area di rilevanza archeologica come il Circo Massimo, tanto che la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, due giorni dopo annunciò che avrebbe vietato ogni ulteriore evento nel sito.
Innescando uno scambio molto acceso con l’assessore ai grandi eventi, Alessandro Onorato: “Voler fare sembrare un evento di cui tutti parlano nel mondo della musica internazionale in senso negativo – erano state le sue parole – perché qualcuno sul balcone si è sentito infastidito dal ritorno della musica di un evento di 72 minuti, è una forma di snobismo nei confronti dei ragazzi di vent’anni“.
Oggi, però, quelle preoccupazioni sembravano sensate: l’INGV ha rilevato danni permanenti dovuti alle vibrazioni.
Lesioni permanenti alla Torre della Moletta
Secondo quanto riportato da Il Tempo, infatti, i tecnici dell’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, già a suo tempo avrebbero certificato la presenza di lesioni permanenti alla Torre della Moletta, edificio difensivo che a metà XII secolo divenne proprietà della famiglia Frangipane.
Lesioni delle quali però non si hanno riscontri ufficiali.
Come ha spiegato lo stesso istituto, la registrazione di questi danni e l’annessa relazione scientifica devono essere pubblicate su riviste di settore prima di essere divulgate.
In ogni caso, la politica si muove nuovamente sul tema e dalla Lega arriva la richiesta di approfondire quanto successo.
Le prescrizioni non rispettate
Ad agosto erano emerse anche almeno due prescrizioni che non sarebbero state rispettate nell’organizzazione e gestione dell’evento, messe nero su bianco da Alfonsina Russo in una dettagliata lettera inviata anche al Campidoglio.
Una di queste, riportata a suo tempo da RomaToday, riguardava proprio le vibrazioni: “Sono giunte numerose segnalazioni da parte di cittadini che, durante il concerto, contravvenendo alle disposizioni impartite nel corso del tavolo tecnico e recepite nella Determina Dirigenziale emessa dalla Sovrintendenza Capitolina, il pubblico è stato incitato più volte a saltare vistosamente ed intensamente provocando forti vibrazioni percepite dagli abitanti della zona circostante come scosse di terremoto“.
La Lega chiede conto a Gualtieri
“Ho presentato un’interrogazione per chiedere che Gualtieri e la giunta facciano chiarezza sull’operato dell’amministrazione – fa sapere il consigliere capitolino della Lega e segretario regionale, Davide Bordoni – e sui provvedimenti che intendono adottare per tutelare e mettere in sicurezza il Circo Massimo.
La Lega vuole sapere come mai non si sia ritenuto opportuno dar seguito ai moniti avanzati dal Ministero dei Beni Culturale e dal parco Archeologico del Colosseo che a più riprese hanno espresso le proprie perplessità.
Giusto che l’area archeologica sia un palcoscenico naturale per manifestazioni di alto livello, ma è chiaro che debbano essere cadenzate“.
Una linea sposata anche dall’assessora regionale, quota Lega, Simona Baldassarre: “Quanto emerso impone ampia riflessione – dice – sull’uso meditato dei siti culturali per l’organizzazione di eventi. Il Circo Massimo è Patrimonio dell’Umanità, ed è nostro dovere difenderlo, senza se e senza ma. Ragionare di introiti mancati non ha senso. Sul patrimonio storico-culturale non si batte cassa. Alla fine, si tratta di rispettare prescrizioni tecniche che esistono proprio per questo“.
L’interrogazione di Gasparri (FI)
Anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha annunciato un’interrogazione al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Per il capogruppo romano, bisogna approfondire il comportamento del sovrintendente dei Beni Culturali di Roma, Claudio Parisi Presicce: “Vorrei sapere dal ministro se è vero che Presicce abbia bloccato i rilievi al Circo Massimo, una volta ricevuta l’informativa da parte dell’INGV“, chiede Gasparri.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 19 gennaio 2024 sul sito online “Roma Today”)