Giovanni Storti, con un video pubblicato sui propri social, ha denunciato – come ingiusto – l’emendamento fatto approvare da Fratelli d’Italia, in commissione Agricoltura, che “permette di tagliare gli alberi, nei boschi, nei parchi, nei giardini, senza alcuna autorizzazione.
Facciamo – ha detto Storti – il contrario di quello che vuole fare l’Unione europea”.
Ciò che è saltata è l’autorizzazione paesaggistica della sovrintendenza.
Come specificato da L’Altra Montagna, tuttavia, “la modifica normativa, innanzitutto, riguarda solo le superfici forestali; quindi, non tocca minimamente giardini, parchi urbani, né tantomeno gli alberi monumentali, tutelati con una specifica legge (Legge 10/2013) che non è assolutamente stata modificata ed è pienamente in vigore”.
Per quanto riguarda i boschi “dire che si potranno tagliare senza autorizzazione è falso, perché sono rimaste pienamente in vigore le autorizzazioni da richiedere ai sensi delle leggi e dei regolamenti forestali (diversi per ogni regione) e anche tutte le norme e le prescrizioni ambientali vigenti in Parchi Nazionali, regionali, riserve naturali e aree della Rete Natura 2000″.
A cambiare “è solo e soltanto la necessità di autorizzazione per effettuare i normali ‘tagli colturali’ (quelli già previsti dalle norme forestali) nelle aree a ‘doppio vincolo’, corrispondenti a circa il 20% dei boschi italiani”.
(Articolo pubblicato con questo titolo l’11 gennaio 2024 sul sito online del quotidiano “Il Fatto Quotidiano”)