
Si è svolta ieri una giornata di festeggiamento dei 10 anni di gestione delle terre di Borghetto San Carlo da parte della Cooperativa Co.R.AG.GIO..

Il presidente Giacomo Lepri mi ha personalmente invitato a partecipare nel pomeriggio, subito dopo il dibattito sulla città, intervenendo sui “Microfoni aperti ad amici ed amiche per ricordi, pensieri e progetti”.

Dibattito sulla città: da sinistra a destra Fabio Ciconte (moderatore), Giacono Lepri, Sabrina Alfonsi, Daniene Torquati, Tobia Zevi, Maurizio Veloccia
I tempi contingentati riservati ad ogni intervento non mi hanno permesso di fare l’elenco completo dei ricordi che mi legano a Borghetto San Carlo e che espongo di seguito nel loro ordine cronologico.
Il primo ricordo risale a ben 38 anni fa e più precisamente al 15 aprile 1987 alla conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per l’istituzione del parco archeologico di Veio da parte dell’Archeoclub di Formello e del Comitato Promotore del Parco di Veio, di cui sono stato poi presidente per 7 anni: la proposta prevedeva la cancellazione di tutte le lottizzazioni F/2 ricadenti dentro il perimetro proposto del parco, tra cui anche Borghetto San Carlo.
A distanza di 4 anni il Consiglio Comunale di Roma ad approvare la cosiddetta “Variante di Salvaguardia” al termine di una seduta fiume iniziata alle 18 del 23 luglio 1991 e terminata alle 6 di mattina del giorno dopo: grazie alla mia attività di tutela del parco di Veio con tutti i capigruppo delle forze politiche ed alla mia presenza in aula Giulio Cesare che mi ha permesso di dialogare personalmente con gli allora consiglieri Loredana De Pretis e Francesco Rutelli, la Variante ha cancellato le lottizzazioni di centro e dimezzato le cubature delle lottizzazioni di margine, fra cui Borghetto San Carlo.
La mia battaglia contro le lottizzazioni previste dentro il parco di Veio fin dal P.R.G. di Roma del 1962 ha portato le banche a non concedere più i loro fidi alle ditte facenti parte della “associazione costruttori Roma Nord”, portando in particolare sull’orlo del fallimento il costruttore Parnasi, che assieme alle altre ditte è stato spinto a cercare un accordo con il sottoscritto, in rappresentanza all’epoca del WWF Lazio, assieme però alla fine anche ad Italia Nostra (Oreste Rutigliano) ed a Legambiente (Giovanni Hermanin): dopo due mesi circa di trattative notturne (presso lo studio di una avvocatessa nei pressi di piazza del Popolo), tutte svolte con l’arch. Piergiorgio Stefani in qualità di progettista delle lottizzazioni di Veio, è stato siglato un accordo che il 21 dicembre 1994 è stato presentato negli uffici del P.R.G. dell’EUR: in attesa dell’arrivo delle Commissioni Urbanistica e Ambiente, dialogando affacciato alla finestra del terzo piano, sono stato minacciato di morte per la seconda volta dal figlio di un costruttore (“Hai rischiato di fare la fine di Pinelli”).
L’accordo è stato poi presentato in conferenza stampa con l’allora assessore all’urbanistica Domenico Cecchini e l’allora assessore all’ambiente Loredana De Petris: dopo che l’accordo è stato recepito dal Consiglio Comunale con una apposita deliberazione, che ha portato ad una proposta di legge di istituzione del parco di Veio, con il suo territorio suddiviso in zona “A” e zone “B”, sono stato interrogato per più di due ore dal Pubblico Ministero Maria Teresa Cordova come persona a conoscenza dei fatti, lasciando per tutto quel tempo in attesa di essere a sua volta interrogato Giovanni Hermanin, diventato da poco assessore all’ambiente della Regione Lazio.
Ricordo di quel giorno la piccola stanzetta dove sono stato interrogato che aveva un armadio con la scritta “Mezzaroma” pieno dei fascicoli sul costruttore interessato fra l’altro alla edificazione di Borghetto San Carlo: dopo che il P.M. Maria Teresa Cordova mi ha fatto presente che potevo essere incriminato, le ho consegnato una copia dell’accordo siglato con i costruttori invitandola a farlo visionare ai suoi due consulenti (fratelli Lispi) a dimostrazione che l’accordo .
Il 6 ottobre 1997 è stata approvata la legge regionale n. 29 (“Norme in materia di aree naturali protette regionali”), con il cui art. 44 è stato istituito anche il parco regionale di Veio.
Dopo che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 44 del 27 marzo 2003 è stata decisa la compensazione di Borghetto San Carlo al Parco Talenti (Bufalotta), poi perfezionata il 16 marzo 2010, come membro del 1° Consiglio Direttivo del parco di Veio (dal 21 luglio 1998 al 28 aprile 2004) ho chiesto di far diventare i casali di Borghetto San Carlo la sede dell’Ente Parco di Veio.
Delibera-su-Borghetto-San-Carlo
Nel 2014 il Comune di Roma ha indetto il bando “Roma città da coltivare” per l’affidamento delle terre pubbliche di Borghetto San Carlo: ho collaborato con Giacomo Lepri alla redazione del progetto agricolo, risultato poi vincitore.
La Consegna del complesso da parte del Comune è avvenuta il 24 maggio 2014 alla presenza dell’allora Sindaco Ignazio Marino: ero presente anch’io alla cerimonia.

L’associazione “Verdi Ambiente e Socità” (V.A.S.) assegna ogni anno il premio internazionale “Verde Ambiente” a chi si è particolarmente distinto in materia ambientale: il 1 giugno 2014 il premio è stato assegnato anche alla cooperativa Coraggio.



A ritirare la medaglia ed il manoscritto è stato Giacomo Lepri.

I 22 ettari di Borghetto San Carlo, compresi i casali non ancora ristrutturati dal costruttore Mezzaroma, sono stati assegnati alla cooperativa Co.r.ag.gio a maggio del 2015: ero presente anch’io alla cerimonia.
Il 21 ottobre 2017 ho partecipato con mia moglie a piantare i 108 ulivi, sotto un violento quanto benefico acquazzone.
Il 3 dicembre 2020 ho poi aderito a nome di VAS all’invito che mi aveva fatto Giacomo Lepri.
In occasione del sopralluogo congiunto che si è svolto il 17 dicembre 2021 ho fatto notare che la compensazione urbanistica di Borghetto San Carlo prevedeva la cessione gratuita tanto del terreno destinato a zona “N” (Parco Pubblico) quanto del casale ristrutturato, ma che non sono state modificate contestualmente entrambe le destinazioni dopo che l’intero complesso a stato messo a bando per farlo diventare una azienda agricola, assegnata poi per 30 anni alla cooperativa Co.r.ag.gio.
L’anno successivo, di fronte alla mancata ristrutturazione dei casale, ho partecipato assieme a Giacomo Lepri all’incontro in Municipio con Daniele Torquati, all’epoca al suo primo mandato di presidente, e l’amministratrice della Impreme S.p.A.: la consegna dei casali ristrutturati è avvenuta a febbraio del 2023 alla presenza del sindaco e di una banda musicale.

Vedi https://www.youtube.com/watch?v=xi38MTDbEcU
Dott. Arch. Rodolfo Bosi

