Il “Regolamento del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale” è entrato in vigore dal 15 maggio 2021.
Con riguardo alla dovuta informazione alla cittadinanza prevede la seguente serie di obblighi in capo all’Amministrazione Capitolina.
Ai sensi del 1° comma dell’art. 4 (“Competenze di Roma Capitale”) «Roma Capitale, per il tramite del competente Dipartimento Tutela Ambientale, …, provvede a: …f) eseguire sul verde di proprietà capitolina interventi colturali ed operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e informare la cittadinanza, attraverso i mezzi informatici e di comunicazione, nonché l’Ufficio Relazioni con il pubblico del Dipartimento Tutela Ambientale e dei Municipi, degli interventi di particolare rilevanza;».
Il 1° comma del successivo art. 32 (“Interventi programmati e urgenti su aree a verde e alberate”) prescrive che «tutti gli interventi programmati di abbattimento, e/o potatura e di reimpianto di intere alberate o parti significative di esse devono essere comunicati alla cittadinanza residente nelle strade interessate dai lavori, mediante pubblicazione dell’avviso e dei motivi dell’intervento in una apposita sezione del sito istituzionale del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale e del singolo Municipio interessato almeno 10 (dieci) giorni prima della data stabilita per gli interventi medesimi, nonché mediante segnalazione cartellonistica affissa nelle strade di cantiere.
Al termine di ogni intervento gli addetti incaricati devono provvedere, entro il termine massimo di 3 (tre) giorni, alla rimozione dei residui della potatura e/o dell’abbattimento.»
Il successivo 2° comma del medesimo articolo precisa che «nel caso di necessità e urgenza, derivante da rischio per la pubblica incolumità, gli interventi effettuati dal personale di Roma Capitale e dal Corpo dei Vigili del Fuoco nei limiti delle rispettive competenze, non sono sottoposti alle procedure sugli abbattimenti di cui al successivo art. 40.
Di tali interventi, ove possibile, è data comunicazione preventiva ai cittadini con adeguata informativa sulle motivazioni dell’intervento.»
Ai sensi del 4° comma dell’art. 40 del Regolamento l’abbattimento di un albero può essere disposto solo nei seguenti 3 casi non derogabili:
1) morte o condizioni di deperimento irreversibile dell’albero;
2) stretta necessità;
3) straordinarietà.
In applicazione del 1° comma del suddetto art. 32 c’era pertanto l’obbligo di inserire sul sito istituzionale del Dipartimento Tutela Ambientale una apposita sezione, per comunicare sia gli interventi programmati che quelli urgenti non solo alla cittadinanza residente nelle strade interessate dai lavori.
Benché il Regolamento del Verde sia stato approvato con deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e fossero pertanto noti gli obblighi da lui prescritti, solo a partire dal 6 luglio 2021, a distanza di più di un mese e mezzo dall’entrata in vigore del Regolamento del Verde e di quasi 4 mesi dalla sua approvazione, sulla sezione del Dipartimento Tutela Ambientale dedicata a “tutte le informazioni di servizio” è stato pubblicato il 1° avviso alla cittadinanza in applicazione però solo del 2° comma dell’art. 32, perché ha riguardato l’«Abbattimento a carattere d’urgenza presso Villa Glori di esemplari di Pinus Pinea e Qercus Ilex», peraltro già avvenuto, dal momento che è lo stesso avviso “postumo” a far sapere che «a seguito di monitoraggi e valutazioni, redatte da tecnici rilevatori, sono stati effettuati, dal mese di aprile 2021 alla fine del mese di maggio 2021, interventi di abbattimento a carattere d’urgenza presso Villa Glori di esemplari di Pinus Pinea e Qercus Ilex. Gli esemplari sono risultati privi di attività vegetativa e catalogati dall’esame agronomico preventivo in classe D (altamente a rischio schianto), nei pressi dell’area giochi e dei transiti pedonali.»
L’avviso non fa sapere quanti pini e quante querce siano sottoposti ad abbattimento: a giudizio di chi ne ha denunciato gli interventi, sono stati quanto meno 45 i pini abbattuti.
In allegato all’avviso non è stato pubblicato “l’esame agronomico preventivo” né la Determinazione Dirigenziale del Dipartimento Tutela Ambientale che ha autorizzato gli interventi di abbattimento: è stato solo precisato al riguardo che «tutto il materiale informativo di dettaglio è presente agli atti di questo Dipartimento Tutela Ambientale.»
Nei mesi successivi a quel 1° avviso sulla sezione del Dipartimento Tutela Ambientale dedicata a “tutte le informazioni di servizio” sono stati sempre pubblicati solo e soltanto avvisi a posteriori di abbattimenti a carattere d’urgenza ai sensi del 2° comma dell’art. 32, perché fino al 3 dicembre 2021 erano stati tutti già eseguiti: a partire dall’avviso del 6 settembre 2021 è stato precisato che tutte «le ceppaie saranno rimosse nel corso dei successivi interventi di riqualificazione e reimpianto».
Solo a partire dal successivo 9 dicembre 2021 gli avvisi hanno riguardato interventi di abbattimenti in parte già iniziati ed in parte ancora da eseguire.
Nello stesso avviso di tale data è stato precisato per la 1° volta che tutti «gli alberi abbattuti saranno sostituiti entro un anno dall’abbattimento, come disposto dall’art. 41 del Regolamento del Verde», che quindi vale anche per gli almeno 45 alberi abbattuti a Villa Glori tra la fine di aprile ed il mese di maggio 2021: ma a distanza ormai di 1 anno e quasi tre mesi non risulta che siano stati sostituti gli alberi abbattuti.
La stessa precisazione è stata inserita in tutti i successivi avvisi.
Con nota prot. n. 13 del 2 aprile 2022 l’associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS) ha segnalato gli avvisi che annunciavano la “Potatura e/o abbattimento dell’alberata in Via Emilio Morosini”, evidenziando che ricade all’interno del vincolo paesaggistico del centro storico di Roma senza che sia stata acquisita la preventiva ed obbligatoria autorizzazione paesaggistica: dal momento che del suddetto intervento non risulta essere stato il dovuto preventivo avviso, con la suddetta nota è stato chiesto di sapere quali e quanti siano gli alberi da abbattere, motivando le ragioni che giustifichino un tale intervento radicale esibendo la dovuta relazione di un agronomo ed il parere vincolante del Corpo Forestale dello Stato, a maggior ragione perché trattasi quanto meno di alberi di pregio che rivestono importanza per il loro valore paesaggistico, naturalistico, storico e culturale per la città di Roma.
Malgrado l’obbligo di risposta entro 30 giorni sancito dal 2° comma dell’art. 2 della legge n. 241/1990, alla suddetta istanza non è stata data a tutt’oggi risposta alcuna.
Con successiva nota prot. n. 14 del 6 aprile 2022 VAS ha segnalato i lavori di potatura in corso in viale Etiopia (con conseguente blocco del traffico e presenza dei vigili urbani) ed ha chiesto di sapere se i lavori i corso siano eseguiti a cura del Servizio Giardini del Dipartimento Tutela Ambientale o da ditta specializzata incaricata a seguito di regolare appalto, di cui in tal caso si chiede di avere gli estremi: dal momento che anche del suddetto intervento non risulta essere stato il dovuto preventivo avviso, in considerazione per di più del divieto di potature prescritto dal Regolamento del Verde, è stato chiesto soprattutto di sapere se i lavori in corso rientrino far gli interventi urgenti che sono fatti salvi perché dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica, comunque da far conoscere, motivando in caso contrario le ragioni del mancato rispetto del Regolamento del Verde.
Potature in viale Etiopia
Anche alla suddetta istanza non è stata data a tutt’oggi risposta alcuna: per di più l’Assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi non ha partecipato di persona all’incontro da lei stessa concesso con l’associazione per Villa Pamphilj, VAS e l’Osservatorio Sherwood (facendosi sostituire dalla dott.ssa Anna Vincenzoni), né ha ritenuto fin qui importante fissare un nuovo appuntamento con VAS e l’associazione per Villa Pamphilij (che l’ha espressamente richiesto anche lei, senza avere avuto a tutt’oggi risposta alcuna), ignorandone in questo modo anche la loro più che decennale storia, attività e costituzione.
Con ulteriore nota prot. n. 19 del 3 maggio 2022 VAS ha lamentato l’applicazione distorta del “Regolamento del Verde” ed ha chiesto il rispetto assoluto delle disposizioni del Regolamento del Verde, in particolare quelle sopra richiamate, provvedendo a pubblicare sulla sezione del Dipartimento Tutela Ambientale dedicata a “tutte le informazioni di servizio” avvisi almeno 10 giorni prima della data programmata dell’abbattimento.
Con riguardo agli abbattimenti è stato chiesto che agli avvisi siano allegati tanto gli esami agronomici preventivi (perizie) quanto le Determinazioni Dirigenziali che sulla base di tali perizie consentono interventi di abbattimento: in caso di abbattimenti di alberi siti in aree soggette a vincolo paesaggistico è stato chiesto di allegare all’avviso anche l’autorizzazione paesaggistica rilasciata ai sensi del comma 7 dell’art. 2 del Regolamento del Verde.
Per quanto riguarda invece gli interventi di potature, è stato chiesto che d’ora in poi tutti i futuri avvisi riguardino anche le potature e non solo gli abbattimenti, allegandovi tanto gli esami agronomici preventivi (perizie) quanto le Determinazioni Dirigenziali che sulla base di tali perizie consentono interventi di potature, con particolare riguardo anche e soprattutto agli interventi di emergenza eseguiti in deroga al divieto di cui al 4° comma dell’art. 33 del Regolamento del Verde.
Anche alla suddetta 3° istanza non è stata data risposta alcuna.
Con nota prot. n. 23 del 9 giugno 2022 VAS ha reiterato la richiesta di rispettare gli obblighi prescritti dl Regolamento del verde, estendendola anche al Sindaco Roberto Gualtieri, che anche lui – a distanza di ormai 2 mesi non ha ritenuto di rispondere nemmeno con una nota dilatoria.
Si è arrivati così al 4 agosto 2022 con avvisi che continuano ad annunciare sempre e soltanto l’abbattimento di alberi da eseguire anche lo stesso giorno, in totale violazione dell’obbligo di avvisare la cittadinanza «almeno 10 (dieci) giorni prima della data stabilita per gli interventi medesimi», impedendone in tal modo la possibilità di intervenire prima della data fissata per l’esecuzione.
La suddetta constatazione attesta da un lato che l’Assessora Sabrina Alfonsi consente quanto meno in modo cosciente o inconsapevole che il Dipartimento Tutela Ambientale continui ad operare in totale violazione delle prescrizioni dettate dal Regolamento del verde, dal momento che non risulta che il suo direttore Giuseppe Sorrentino abbia dato istruzioni affinché sul sito istituzionale dello stesso Dipartimento siano finalmente pubblicati avvisi nel rispetto di quanto prescrive al riguardo proprio il Regolamento del Verde.
Continuano nel frattempo abbattimenti di alberi di cui non risulta che sia stato pubblicato il dovuto e preventivo avviso.
alberi abbattuti all’altezza della Stazione Trastevere
alberi abbattuti all’altezza della Stazione Trastevere
La somma degli avvisi pubblicati fino allo scorso 4 agosto ha consentito ad ogni modo di quantificare quanti alberi siano stati abbattuti a Roma da circa un anno: se si considera da un lato che non sono stati quantificati gli alberi abbattuti negli avvisi pubblicati nei primi 4 avvisi (del 6, 12, 16 e 21 luglio del 2021) e dall’altro lato che sono stati abbattuti molti alberi senza darne nemmeno il dovuto e preventivo avviso, si arriva ad una stima per difetto di quanto meno 650 alberi, con una media di quasi 2 alberi abbattuti ogni giorno.
Nell’elenco risultano in particolare circa 150 pini che sono stati abbattuti anche per la sola “colpa” di avere il fusto inclinato.
Nelle ville storiche risultano abbattuti fra l’altro 68 alberi a Villa Borghese e 6 alberi a Villa Pamphilj, a cui si devono aggiungere altri 3 abbattuti il 10 agosto 2022.
Foto scattata il 10 agosto 2022
Non risultano avvisi di abbattimenti di alberi a Villa Ada, anche se ne sono stati registrati diversi, come attesta la foto sottostante.
Di fronte ad un tale comportamento, che è di disprezzo del patrimonio arboreo della città più che di certe associazioni ambientaliste, il 10 agosto 2022 VAS ha emanato un comunicato stampa che denuncia questo grave stato di fatto e con cui si riserva di chiedere alle competenti Autorità di voler accertare se in un tale comportamento si possano ravvisare eventuali omissioni di atti dovuti d’ufficio da parte dell’Amministrazione Capitolina.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi