Con un messaggio di posta elettronica trasmesso il 1 ottobre 2013 all’Ufficio per i Rapporti con i Cittadini il dott. Rodolfo Bosi a nome del Circolo Territoriale di Roma di VAS ha fatto la seguente proposta: “Se la raccolta differenziata porta a porta venisse assegnata a tante cooperative di giovani disoccupati per ognuno dei rifiuti riciclabili (vetro, plastica, carta, legno, ferro, umido ecc.) da portare alla più vicina fabbrica (individuata preventivamente dal Comune) che pagherebbe comunque il corrispondete prodotto portato come scarto, con il ricavo ottenuto in questo modo si arriverebbe a pagare una parte se non tutto lo stipendio mensile dei giovani delle cooperative, abbassando conseguentemente non solo la tassa dei rifiuti a vantaggio quindi dei cittadini, ma riuscendo forse a pagare mensilmente con l’altra parte risparmiata anche tutta un’altra serie di cooperative di giovani disoccupati per assegnare a loro il compito di tenere in perfetta manutenzione i parchi ed i giardini pubblici delle nostre città, nonché il verde di arredo urbano, se non anche di vigilare al tempo stesso sull’eventuale smercio di droga e di far giocare i bambini, lasciando alle mamme la libertà di chiacchierare del più e del meno fra di loro.
Si otterrebbe in tal modo anche di ridare un certo decoro alla città liberandola dei cassonetti, a vantaggio anche di ulteriori posti macchina, e soprattutto si metterebbe fine in un certo tempo limitato alle discariche da una parte ed agli inceneritori dall’altra, togliendo a Regione e Province l’incubo di dover individuare nuovi siti da inquinare.
Se per la manutenzione del verde pubblico la strada non fosse finanziabile nel modo suddetto, né con altri fondi del bilancio comunale, si potrebbe allora chiedere ai cittadini di ogni quartiere di Roma (ad esempio da 20.000 a 50.000 abitanti) di versare a testa ogni mese un euro, come contributo di solidarietà, per dare lavoro a cooperative di giovani disoccupati ma esclusivamente dello stesso quartiere: in tal modo si avrebbero quartieri con il proprio verde sempre perfettamente in ordine, di cui andare orgogliosi anche e soprattutto per avere dato lavoro praticamente ai propri figli o comunque ai figli di cittadini pur sempre dello stesso quartiere.”
Dalla data di trasmissione della suddetta proposta ad oggi è intervenuto il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri per la legge di stabilità del 2014.
La nuova TRISE, secondo le bozze della legge di stabilità, è composta dalla TARI, che si pagherà sui rifiuti e dalla TASI, la tassa sui servizi che servirà invece a sostenere le spese comunali per la gestione dei cosiddetti servizi indivisibili, fra i quali ci sono la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica ma anche la cura dei parchi verdi.
Il modo migliore per far versare ai cittadini romani un euro a testa sarebbe dunque per l’Amministrazione Comunale quello di inserire questo “contributo di solidarietà” alle condizioni sopra dette nella futura Tassa dei Servizi Indivisibili (TASI).
È quanto ha fatto presente il dott. arch. Rodolfo Bosi al Sindaco tramite l’Ufficio per i Rapporti con i Cittadini (URC).